FILM IN TV – Splash – Una sirena a Manhattan, di Ron Howard

Già si prefigura il cinema degli elementi del regista con l’acqua come presenza ricorrente. Pienamente inserito nel decennio anni ’80, un film invecchiato molto bene. Stasera, ore 21.20, La7D

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Quasi un buddy movie. Con Tom Hanks/John Candy, fratelli opposti ma raccontati come se fossero degli amici, che vanno a due velocità. Allen è quasi il precursore del professor Langdon della saga tratta dai romanzi di Dan Brown (Il Codice da Vinci, Angeli e demoni e Inferno) che il regista e l’attore realizzeranno molti anni più tardi. New York, attraversata dal suo corpo sembra quasi una città fantastica, ma anche oscura e spettrale (la scena del temporale) che sembra anticipare Parigi, Firenze e Roma della trilogia. Freddie invece si porta dietro le tracce del demenziale (evidente nella scena ricorrente delle monetine buttate per terra per poter sbirciare sotto le gonne), un pezzo dell’anima di John Landis e anticipa – anche solo con il frammento dell’arrivo con l’auto da corsa rossa – quella frenesia incontrollata dei suoi personaggi con John Hughes.

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splash-una-sirena-a-manhattan-daryl-hannahA Cape Cod Allen, quando era bambino, si butta in acqua e viene salvato da una sirena bambina. Passano 20 anni. A Manhattan Allen gestisce un magazzino ai mercati generali con il fratello Freddie. Le cose non gli vanno troppo bene anche perché è stato piantato dalla sua ragazza. Torna a Cape Cod, cade dalla barca e viene di nuovo salvato dalla sirena. Lei lo rintraccia dopo aver trovato il suo portafoglio in fondo al mare. E approda tutta nuda alla Statua della libertà. Tra Allen e la sirena (che si chiamerà Madison, nome ispirato a Madison Avenue) comincia una storia d’amore appassionata. Lei impara la lingua in mezzo pomeriggio guardando le tv di un centro commerciale. Ma i due non sembrano avere futuro. Madison potrà restare con lui solo sei giorni. Poi, quando arriverà la luna piena, dovrà ripartire.

splash-tom-hanks-john-candySi tratta dell’unico soggetto scritto dal produttore Brian Grazer che ha fondato con Howard la Imagine Entertainment. Pienamente collocato nel clima del cinema statunitense degli anni ’80, soprattutto in quel solido realismo della commedia statunitense che però cerca di creare una propria ‘fuga nel mondo dei sogni’, ha una scruttura scattante, elaborata ma anche libera, opera dell’accoppiata Lowell Ganz-Babaloo Mandel affiancati da Bruce Jay Friedman.

C’è già un ossessione che poi diventerà ricorrente nel cinema di Howard, cioè la presenza di un’occhio indiscreto’ che sembra sempre spiare i personaggi. La presenza della tv è già un oggetto premonitore. Ma soprattutto sono gli esperimento su Madison (dove Daryl Hannah appare davvero una creatura fantastica che arriva da Oceani lontani, quasi la suilhouette che anticipa idealmente la visione Disney di La sirenetta). Ma ci sono anche le contaminazioni commedia-horror. Si vede sullo sfondo un cinema che proietta The Evil Dead di Sam Raimi quasi ad annunciare uno spazio – anche quello della metropoli – che può diventare claustrofobico. Perché, per certi aspetti, Splash sta a Ron Howard come Un lupo mannaro americano a Londra sta a John Landis. E nella contaminazione dei generi, ciò che già inizia a prevalere nell’opera del regista è la presenza fondamentale degli elementi. Il film si apre infatti sull’acqua, la stessa che diventa elemendo fondamentale con il corpo e il tempo nel successivo Cocoon e ritorna ancora in Heart of the Sea. Insieme al fuoco (Fuoco assassino), la terra (Cuori ribelli, The Missing ma anche l’asfalto di The Rush) e l’aria (Apollo 13), rappresenta uno dei principi fondativi di un’opera già materica ma che guarda ancora la classicità. Come il gioco di porte girevoli tra Daryl Hannah e Tom Hanks che sembrano arrivare da Lubitsch.

Sospeso tra il vecchio e il nuovo forse Splash non è un titolo che Howard potrebbe girare anche oggi. Ma non è un limite. Anzi, rappresenta la capacità di metamorfosi di un cinema in continua evoluzione ma che lascia anche i segni del decennio dove è passato. Perché è si invecchiato. Ed è invecchiato decisamente bene.

Titolo originale: Splash

Regia: Ron Howard

Interpreti: Tom Hanks, Daryl Hannah, Eugene Levy, John Candy, Dody Goodman

Durata: 102′

Origine: Usa 1984

Genere: commedia

Stasera, ore 21.20, LA7D

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