Un pesce di nome Wanda, di Charles Crichton

L’ex veterano delle commedie anni 50 degli Ealing Studios ne ha per tutti: da ogni elemento filmico esplode qualcosa di spumeggiante. Oscar a Kevin Kline come miglior attore non protagonista.

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Si dice che un audiometrista danese sia morto dal ridere davanti ad Un pesce di nome Wanda, film da infarto che effettivamente non risparmia al pubblico una successione quasi senza sosta di esilaranti gag, facilitate da un cast di tutto riguardo (tra cui John Cleese e Michael Palin, ex dei Monty Python) e da una scrittura senza freni – che non si arrende neanche davanti all’epilogo, con gli assurdi 17 figli in Brasile e il ministero della giustizia in Sud Africa.

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Wanda, oltre ad essere il nome di un pesce, è una super sexy Jamie Lee Curtis, vera mente (meschina) di una bizzarra gang formata da Gorge, boss che si crede il suo uomo, Otto, suo vero amante che però si spaccia per fratello e Ken, balbuziente e amante degli animali – tasto dolente che gli causerà non poche sofferenze e istinti di bellicosa vendetta. Insieme i tre riescono a compiere un gran bel colpo ma la mancanza di reciproca onestà fa sì che Otto faccia una soffiata alla polizia denunciando Gorge. In questo modo entra in scena l’avvocato Archie che Wanda cerca di adescare al fine di ottenere preziose informazioni ma da cui rimarrà romanticamente colpita.

L’ultima opera di Crichton, veterano delle commedie anni ’50 degli Ealing Studios londinesi, che amavano farsi beffa del popolo inglese seppur con amore (Hue and Cry, Whisky Galore!), è davvero irriverente, pienamente inglese ma anche molto pungente verso il proprio popolo – elemento facilitato dal fatto che Wanda e Otto sono americani. L’humor è per tutti: la filosofia, l’amore per gli animali, la giustizia, la seduzione, la borghesia, l’anzianità, i gay, gli uomini, un certo tipo di donne – seppur la Curtis è un trionfo al femminile. Il film dimostra costantemente di essere una sintesi di un lavoro maturato per anni: in ogni scena, in ogni battuta, in ogni inquadratura, idea o movimento di macchina c’è qualcosa di spumeggiante, dal montaggio alternato della scopata tra Otto e Wanda contrapposta alla triste preparazione per la notte di Archie e la sua gelida moglie; alla macchina che d’improvviso si capovolge e mostra Archie a testa in giù sospeso dal quarto piano; “Also sprach Zarathustra ” e le patatine nel naso.. Kevin Kline, che nell’originale eccita Wanda parlando italiano, si è aggiudicato con questa interpretazione l’Oscar come miglior attore, che l’ha consacrato ad un certo tipo di ruoli tra cui l’altrettanto brillante in In & Out.

 

Titolo originale: A Fish Called Wanda
Regia: Charles Crichton
Interpreti: Jamie Lee Curtis, Kevin Kline, John Cleese, Michael Palin, Maria Aitken
Durata: 108′
Origine: Gran Bretagna, 1988
Genere: commedia

La valutazione del film di Sentieri Selvaggi
4.2

Il voto al film è a cura di Simone Emiliani

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Il voto dei lettori
3 (3 voti)
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