Filmmaker Festival 2023. Il programma

Filmmaker Festival ha annunciato i titoli del programma di quest’anno. Ad aprire la nuova edizione, La chimera di Alice Rohrwacher. Dal 17 al 27 novembre a Milano

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Il Filmmaker Festival 2023, che si terrà a Milano dal 17 al 27 novembre, ha annunciato al pubblico il programma dei film di quest’anno. Si articolerà in nove sezioni: Concorso Internazionale, Concorso Prospettive, Fuori Concorso, Fuori Formato, Filmmaker Expanded, Filmmaker Moderns, Teatro Sconfinato più i progetti di Strade perdute e “La lunga vita delle parole: scrittori, romanzi e film”.

Il film d’apertura del Festival sarà La Chimera di Alice Rohrwacher. Per la sezione “Concorso Internazionale” saranno proiettati Nuit obscure – Au revoir ici di Sylvain George, Le Fardeau di Elvis Ngabino che mescola documentario e drammaturgia, Deborah Stratman (Premio della Giuria a Filmmaker nel 2016) per Last Things, Being in a Place-A Portrait of Margaret Tait di Luke Fowler e El Chinero. L’Italia è rappresentata da due titoli, entrambi in prima mondiale: L’albume d’oro di Samira Guadagnuolo e Tiziano Doria e Banzavois di Lorenzo Casali.

In “Concorso Prospettive” troviamo Dove siamo? il nuovo lavoro di Emma Onesti, Buon anno di Yichun Ma, Falterona di Giulio Melani, Tutto il mio corpo è stanco di Giulia Visco Gilardi. Tra i Fuori Concorso Z.O. di Loris G. Nese e Cortile di Riccardo Stabilini.
Il film di chiusura sarà CHUTZPAH – qualcosa sul pudore di Monica Stambrini, che racconta il momento di passaggio di una donna, la regista stessa, dopo la fine di una relazione d’amore. Vi sono poi, Notre corps di Claire Simon, Sconosciuti puri di Mattia Colombo e Valentina Cicogna e Le mura di Bergamo di Stefano Savona.

Un’ulteriore selezione è quella di “Filmmaker moderns”, realizzata per presentare al pubblico i film che esprimono una ricerca in divenire. Fra questi Ballo Files, nuovo capitolo nell’esplorazione dell’universo di Francesco Ballo. Mentre “Fuori formato – cosa può una pellicola: il cinema fatto a mano di Gaelle Rouard” si concentra quest’anno sul regista Gaëlle. A Filmmaker Rouard porterà, in prima italiana, il lungometraggio Darkness, Darkness, Burning Bright.

Tra gli eventi collaterali di “Filmmaker expanded”, una sezione sarà dedicata alla realtà virtuale con la proiezione della trilogia di Gina Kim (Bloodless, Tearless, Comfortless); si aggiunge poi la sezione “Strade perdute” che vede protagonisti Ruth Beckermann con Jackson/Marker 4 am da American Passage (2011) e Julio Bressane con Escadas da O longa viagem do ônibus amarelo (The Long Voyage of the Yellow Bus, 2023). 

Completano poi il programma gli incontri letterari, tra cui quello con Alessandro Bertante in cui parlerà di Meridiano di sangue di Cormac McCarthy.

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