5 film di Jean-Marie Straub e Danièle Huillet
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#SENTIERISELVAGGI21ST N.17: Cover Story THE BEAR
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in dono a Paul Cézanne________________
Roma Filmstudio 2 <> 10-19 gennaio 2005
La prima personale dedicata a Jean-Marie Straub e Danièle Huillet fu realizzata dal Filmstudio nel 1970. Da allora le opere dei due autori sono state più volte presentate al pubblico del Filmstudio. L´ultima rassegna è del 2001.
Questa nuova, importante selezione comprende 5 film. Una visita al Louvre ultimo film degli Straub -che possiamo considerare un vero evento- viene presentato in prima nazionale. In prima romana, invece, vengono proposti Il ritorno del figlio prodigo / Umiliati e Cézanne. Chiudono la rassegna due importanti opere già programmate dal Filmstudio Operai, contadini e Sicilia! che molti estimatori di Straub-Huillet spesso ci hanno chiesto di vedere o di "riscoprire".
Maestri riconosciuti da critici e cineasti di ogni parte del mondo, Jean-Marie Straub e Danièle Huillet propongono un modo di vivere e fare cinema davvero unico, orgogliosamente minoritario e contrapposto rispetto ai modelli di produzione vincenti. In una situazione dove a contare sono soprattutto la quantità, la velocità, la serializzazione, è preziosa la presenza di un modello espressivo basato sull´irripetibilità dell´evento cinematografico, sull´unicità e la qualità estetica dell´immagine. Quello di Straub-Huillet è un cinema altro, innanzitutto perché non cerca la competizione con gli altri modelli di cinema, ma perché cerca un´assoluta sincerità dello sguardo, perché non considera lo spettatore come un interlocutore da adescare o stordire con facili emozioni e clichés, ma un soggetto capace di mettersi in gioco e di riappropriarsi delle sue ragioni ed emozioni.
Programma
ore 17.30
OPERAI, CONTADINI di Danièle Huillet e Jean-Marie Straub; dal romanzo "Le Donne di Messina" di Elio Vittorini
(2001, 35mm, colore, formato 1:33, durata 123´, in italiano)
ore 20.00 Prima Romana
IL RITORNO DEL FIGLIO PRODIGO/UMILIATI di Danièle Huillet e Jean-Marie Straub; dal romanzo "Le Donne di Messina" di Elio Vittorini (2003, 35mm, colore, formato 1:33, durata 64´, in italiano)
SICILIA! di Jean-Marie Straub e Danièle Huillet; dal romanzo "Conversazione in Sicilia" di Elio Vittorini
(1999, 35mm, bianco e nero, formato 1:33, durata 64´, in italiano)
ore 22.30 Prima Nazionale
UNA VISITA AL LOUVRE di Danièle Huillet e Jean Marie Straub
(2004, 35mm, colore, formato 1:37, durata 47´, vers. originale con sottotitoli italiani)
Prima Romana
CÉZANNE di Jean-Marie Straub e Danièle Huillet (1989, 35mm, colore, formato 1:33, durata 50´, vers. originale)
ore 17.30 > Il ritorno del figlio prodigo/Umiliati e Sicilia!
ore 20.00 > Operai, contadini
ore 22.30 > Una visita al Louvre e Cézanne
ore 17.30 > Operai, contadini
ore 20.00 > Il ritorno del figlio prodigo/Umiliati e Sicilia!
ore 22.30 > Una visita al Louvre e Cézanne
ore 17.30 > Il ritorno del figlio prodigo/Umiliati e Sicilia!
ore 20.00 > Operai, contadini
ore 22.30 > Una visita al Louvre e Cézanne
ore 17.30 > Operai, contadini
ore 20.00 > Il ritorno del figlio prodigo/Umiliati e Sicilia!
ore 22.30 > Una visita al Louvre e Cézanne
ore 17.30 > Il ritorno del figlio prodigo/Umiliati e Sicilia!
ore 20.00 > Operai, contadini
ore 22.30 > INCONTRO con
Jean-Marie Straub e Danièle Huillet
ore 17.30 > Operai, contadini
ore 20.00 > Il ritorno del figlio prodigo/Umiliati e Sicilia!
ore 22.30 > Una visita al Louvre e Cézanne
ore 17.30 > Il ritorno del figlio prodigo/Umiliati e Sicilia!
ore 20.00 > Operai, contadini
ore 22.30 > Una visita al Louvre e Cézanne
ore 17.30 > Operai, contadini
ore 20.00 > Il ritorno del figlio prodigo/Umiliati e Sicilia!
ore 22.30 > Una visita al Louvre e Cézanne
ore 17.30 > Il ritorno del figlio prodigo/Umiliati e Sicilia!
ore 20.00 > Operai, contadini
ore 22.30 > Una visita al Louvre e Cézanne
Ingresso € 5,00 (per questo programma non si praticano biglietti ridotti né tessere-abbonamento)
Filmstudio 2
via degli Orti d´Alibert 1/c
00165 Roma (via della Lungara -Trastevere)
tel. 06.68192987 (dalle ore 16.00)
ilfilmstudio@mclink.it |
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THE OTHER SIDE OF GENIUS. IL CINEMA DI ORSON WELLES – LA MONOGRAFIA
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in collaborazione con:
Ambassade de France en Italie Service Culturel |
Schede dei film della rassegna
« 5 film di Jean-Marie Straub e Danièle Huillet in dono a Paul Cézanne»
Cézanne (1989)
Regia: Jean-Marie Straub, Danièle Huillet;
sceneggiatura: J.-M. Straub e D. Huillet dai Dialoghi con Joachim Gasquet;
fotografia (35mm, colore, formato 1:33): Henri Alekan;
operatore: Stefan Zimmer; illuminazione: Louis Cochet;
suono: Louis Hochet, Georges Vaglio;
montaggio: Jean-Marie Straub e Danièle Huillet.
Voci: Jean-Marie Straub, Danièle Huillet.
Produzione: Straub-Huíllet, Musée d´Orsay, La Sept, Diagonale; durata: 51´
[…] Questo film, che ha un´eminente efficacia didattica, non è né un documentario né un film sull´arte: non è un "film su", perché un film non è un discorso. L´investimento di Jean-Marie Straub e Danièle Huillet è forte e assertivo come se tenessero un discorso. Ma esso segue, in ogni momento, le vie e le forme del cinema.
Parlare di Cézanne, per Straub e Huillet, significa parlare non tanto di un maestro o di un genio (la figura di Cézanne, come si vedrà, è qualcosa di diverso per loro) quanto di qualcuno che ha lavorato, qualcuno la cui vita non è stata altro che lavoro ostinato, che ha accettato di apparire umile e terra terra, senza perdere mai la sua ambizione e il suo orgoglio: in poche parole di qualcuno con cui da molto tempo essi si sono potuti identificare, da un punto di vista sia ideologico che affettivo. Parlare di lui vuol dire, dunque, naturalmente, volendolo lasciar parlare, prestargli la loro voce. […] Jacques Aumont
Sicilia! (1999)
Regia: Jean-Marie Straub e Danièle Huillet;
sceneggiatura: Jean-Marie Straub e Danièle Huillet dal romanzo "Conversazione in Sicilia" di Elio Vittorini;
fotografia (35 mm, bianco e nero, formato 1:33): William Lubtchansky;
suono: Jean-Pierre Duret; musica: Beethoven; missaggio: Louis Hochet;
montaggio: Jean-Marie Straub e Danièle Huillet.
Interpreti e personaggi: Gianni Buscarino (lui), Angela Nugara (la madre), Vittorio Vigneri (l´arrotino), Carmelo Maddio, Angela Durantini, Giovanni Interlandi, Giuseppe Bontà, Simone Nucatola, Ignazio Trombello, Mario Baschieri.
Produzione: Straub-Huillet, in coproduzione con Pierre Grise, Centre National de la Cinématographie, Alia Film, Enzo Porcelli, Istituto Luce; durata: 66´.
L´arrotino: "dalla vita chiedo forbici e coltelli da arrotare, spade e cannoni". (dal film "Sicilia!")
[…] Sicilia! merita il titolo di capolavoro, a mio avviso, perché consente, alla fine, una commozione autentica. Se, per riprendere Jean André Fieschi, il cinema di Huillet-Straub guarda all´uomo di domani, a operai e contadini (adesso dovremmo dire lavoratori dipendenti o proletari tout court), perché a loro "appartiene la cultura del passato. L´hanno fatta loro: hanno creato le ricchezze. A loro apparterrà la cultura di domani", nondimeno un film come Sicilia! ci emoziona perché qui e ora propone un materialismo nutrito dalle rivelazioni del caso; perché come altri fra i migliori di Huillet-Straub è materialista nella misura stessa in cui libera spiritualità. Tullio Masoni (1999)
Operai, contadini (2001)
Regia: Danièle Huillet e Jean-Marie Straub;
sceneggiatura: Danièle Huillet e Jean-Marie Straub dal romanzo
"Le donne di Messina" di Elio Vittorini;
fotografia (35 mm, colore, formato 1:33): Renato Berta;
suono: Jean-Pierre Duret; montaggio: Danièle Huillet e Jean-Marie Straub.
Interpreti e personaggi: Angela Nugara (Vedova Biliotti), Giacinto Di Pascoli (Cattarin), Giampaolo Cassarino (Pompeo Manera), Enrico Corona (Cataldo Chiesa), Angela Durantini (Elvira La Farina), Marina Gianfriddo (Carmela Graziadei), Andrea Balducci (Fischio), Gabriella Taddei (Giralda Adorno), Vittorio Vigneri (Figliol Prodigo-Spine), Aldo Fruttuosi (Ventura), Rosalba Curatola (Siracusa), Enrico Pelosini (Toma)
Produzione: Huillet-Straub; durata: 123´.
"Il film è una storia di folli. Già con Mosè e Aronne e La morte di Empedocle avevamo affrontato la follia, mai però sotto il suo aspetto ossessivo. Il testo di Vittorini tratta della follia umana di essere insieme, della follia della neve e del ghiaccio. Il testo prende perfino la forma di un processo che i personaggi si fanno tra loro. Tutta questa ossessione della comunità ricorda Lenin quando diceva che il comunismo è il socialismo e l´elettrificazione. Le persone del villaggio sono felici della loro centrale elettrica.
Per il resto, malgrado la forma del tutto opposta, Operai, contadini è il film che si ricollega di più al nostro Non riconciliati. Essere arrivati con Operai, contadini a riprendere qualcosa che avevamo fatto in un´altra situazione e approfondirla ci dà soddisfazione. Il risultato, certo, è tutto da vedere ma valeva la pena correre il rischio, anche perché per noi ogni volta che facciamo un film è come se dovesse essere l´ultimo". Jean-Marie Straub
Il ritorno del figlio prodigo / Umiliati (2003)
regia: Danièle Huillet e Jean-Marie Straub;
personaggi e testi dal romanzo « Le donne di Messina » di Elio Vittorini;
fotografia (35mm, colore, formato 1:33): Renato Berta, Jean-Paul Toraille, Marion Befve;
suono: Jean-Pierre Duret, Dimitri Haulet, Jean-Pierre Laforce.
Interpreti: Enrico Achilli, Andrea Balducci, Dolando Bernardini, Giampaolo Cassarino, Federico Ciaramella, Rosalba Curatola, Giacinto Di Pascoli, Angela Durantini, Aldo Fruttuosi, Martina Gionfriddo, Romano Guelfi, Enrico Pelosini, Paolo Spaziani, Gabriella Taddei, Daniele Vannucci, Vittorio Vigneti.
Produzione: Straub-Huillet, Teatro Comunale Francesco Di Bartolo (Buti), Martine Marignac, Pierre Grise Productions, Centre National de la Cinématographie, Westdeutscher Rundfunk, Werner Dütsch, Studio National des Arts Contemporains (Le Fresnoy); durata: 64´.
Con "Il ritorno del figlio prodigo / Umiliati", Jean-Marie Straub e Danièle Huillet proseguono nella personale rilettura del romanzo "Le donne di Messina" di Elio Vittorini.
Il film precedente, "Operai, contadini" del 2001, metteva in scena la costituzione di una comunità, formata da operai e contadini, mostrando e tentando di spiegare le istanze che avevano condotto alla sua formazione. "Il ritorno del figlio prodigo/Umiliati", che si concentra invece sul confronto con la prassi economica e politica, racconta la storia di una comunità di uomini e di donne che hanno perduto tutto e che, nel secondo dopoguerra, tentano di rifarsi una vita stabilendosi in un villaggio in rovina situato sulle montagne tra Modena e Bologna.
"È, come sempre, un teatro di personaggi statici e immobili, di enfasi declamatoria, di lucida presa di coscienza delle dinamiche socio-politiche quello che i due registi francesi mettono in scena. Una rappresentazione stilizzata, irrigidita in una sequenza di voci che non si piegano mai alla sovrapposizione, una polarità di personaggi che sono anche e soprattutto incarnazioni della coscienza di classe, rappresentazioni simboliche di una parte, di una fetta di popolo". Fabio Tasso
Una visita al Louvre (2004)
regia: Danièle Huillet e Jean Marie Straub;
commento: Julie Koltaï;
fotografia (35mm, colore, formato 1:37): William Lubtchansky, Renato Berta; suono: Jean-Pierre Duret, Jean-Pierre Laforce.
Produzione: Straub-Huillet, Atopic, C. Gougeon, Centre National de la Cinématographie, Le Fresnoy, Studio National des Arts Contemporains Fondation de France, Ministère de la Culture, Zweites Deutsches Fernsehen; durata (vers. II): 47´.
[…] Entrare, in quel Louvre, non da soli. Ma in compagnia del pittore chiave della modernità (Paul Cézanne), perché estirpò dalla raffigurazione dell´oggetto ogni ricordo naturale; di uno scrittore-esegeta poco più giovane di lui (Joachim Gasquet) che lo abbordò nel 1895; di una voce d´attrice dalla doppia articolazione espressiva (Julie Koltaï), che non legge impostata, ma è come sfumasse i verdi nei blu o come ponesse, indignata, blocchi di colori su blocchi di colori; di due registi («gli Straub» o «gli Huillet») duri abbastanza da farsi spostare i quadri dalla Direzione del Massimo Museo quando non si possano riprendere (né vedere) bene o farseli ripescare dalle cantine […]. Si va, a colpo sicuro, in questa Une visite au Louvre (ultima opera di Jean-Marie Straub e Danièle Huillet, ritorno in Francia dopo tanto Vittorini) davanti a una quindicina di opere d´arte. Si delinea un tragitto. Un´ipotesi di lettura «spessa», e motivata chiaramente; di storia dell´arte. Quel che si conosce poco (Giotto), che non si ama (Uccello) o si trascura (i primitivi), quel che si combatte (Ingres e David), quel che ci avvince: la Nike di Samotracia; Veronese, Tiziano e Tintoretto; Murillo, Delacroix, Géricault, Courbet… Si può essere d´accordo o no. Ma questa esperienza ci lascerà dentro qualcosa […]. Roberto Silvestri