#FlattenTheCurve: “animare” la quarantena

Ideata da Kathrin Steinbacher ed Emily Downe la serie di film-patchwork animati, composti da più di novanta illustratori provenienti da tutto il mondo. Perché il colore e la fantasia ci salveranno

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È bastato poco per tingere la quarantena di colori.

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Parola di Kathrin Steinbacher ed Emily Downe, giovani illustratrici britanniche formatesi al Royal College of Art e creatrici dello Studio Desk Animation, rampante duo creativo e produttivo di animazione che ha già alle spalle numerosi premi e nomination importanti.

Una volta preso atto dell’ansia e della paura diffuse che il lockdown si portava con sé, ma anche della necessità espressa da molti di sfogarsi e raccontare in modo fantasioso questa strana vita vissuta tra quattro mura, ecco l’idea che va ad allinearsi con molte altre proposte di cui abbiamo parlato  ma con una grande novità, il linguaggio: perché non lanciare una call sui social media chiamando all’appello gli illustratori di tutto il mondo invitandoli a raccontare la reclusione?

Un format semplice ma di grande impatto: 15 rapidissimi secondi ciascuno, appena dei flash quotidiani, con un solo imperativo: essere coloratissimi!

La risposta è stata rapida e incredibile, superando le aspettative delle due ideatrici. Il risultato è un film-patchwork seriale con un titolo parlante, #FlattenTheCurve. Tre episodi, il cui primo, appena inaugurato, si apre con l’immaginario psichedelico e floreale di Angela Stempel, animatrice venezuelana, che richiama alla mente il paese delle meraviglie carrolliano nella versione immaginata da Disney. Ed a pensarci bene tramite l’animazione puoi essere trasportano ovunque e ripensare la realtà in cui ti trovi, qualunque essa sia, persino fuggire da una lezione noiosa o da una vita noiosa, come Alice a seguito del coniglio bianco. Un’arte strettamente domestica ma che allo stesso tempo rende possibile l’evasione in luoghi dove le piante possono parlare, gli umani si trasformano in cani, o qualunque altra cosa la mente sia in grado di concepire. Una forma d’espressione artistica dunque capace di dare grande sollievo in situazioni come quelle che stiamo vivendo.

Tessendo insieme un centinaio di stili estetici diversi, colori, tecniche e dialoghi, Kathrin ed Emily, aiutate dal sound designer Jan Willem de With, sono riuscite a dare forma a questo materiale sorprendente combinandolo insieme e giocando con le nuances differenti. “Amiamo il contrasto,” ha ammesso Kathrin. ” Raccogliendo le opere di più di 90 artisti differenti provenienti da ogni parte del mondo, #FlattenTheCurve onora diverse forme di creatività messe alla prova in questo momento difficile“.

La speranza è allora che quest’opera collettiva, frutto di un’industria «varia e meravigliosa», troppo spesso poco considerata, possa essere di supporto per molte persone, riuscendo a regalare un sorriso. Una vera e propria terapia del colore in linea con la primavera che avanza. O semplicemente una bella passeggiata nella nostra e altrui fantasia, che, come diceva Gianni Rodari di cui quest’anno festeggiamo il centenario dalla nascita, è la cosa più rivoluzionaria e salvifica di cui disponiamo.

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