FOTO – Lars non si è mai perso un Festival di Cannes

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Aspettando Cannes 2011 le certezze sono per il momento Robert De Niro nominato il 6 Gennaio scorso presidente di giuria, il film di apertura che sarà Midnight in Paris di Woody Allen, altre due importanti e attese presenze confermate saranno quelle di Terrence Malick con The Tree of Life e di Paolo Sorrentino con This must be the place il suo esordio statunitense con protagonista Sean Penn dal look punk-goth ispirato a Robert Smith dei Cure.
Nel gruppo dei quasi certi dovrebbe esserci anche Melancholia di Lars von Trier insieme a  The Grandmasters di Wong Kar-wai, Restless di Gus van Sant, Faust di Aleksandr Sokurov, La piel que habito di Pedro Almodovar, Habemus Papam di Nanni Moretti e fuori concorso Twixt Now and Sunrise di Francis Ford Coppola.
Di solito von Trier non si perde mai un Festival di Cannes. Dopo il discusso AntiChrist ci si domanda cosa potrà ancora inventarsi l'imprevedibile regista danese che questa volta si occuperà della fine del mondo e delle derivanti conseguenze psicologiche in cui si ritroveranno i personaggi in vista dell'evento. Un misterioso pianeta minaccerà la terra, si partirà dal finale nel momento poco prima dell'apocalisse per poi ricostruire l'accaduto attraverso il flashback. Film fantascientifico a basso costo che sicuramente nel bene o nel male non mancherà di stupirci anche senza costosi effetti speciali: “Non è interessante vedere cosa accade, ma come accade“ dice von Trier.

Questa volta la diva americana di turno che s'immergerà nelle torbide acque dogmatiche sarà Kirsten Dunst, in sostituzione  di Penelope Cruz che ha preferito scegliere l'opzione Pirati dei Caraibi 4.
"E' stata un'esperienza liberatoria" ha detto Kirsten Dust parlando del suo lavoro sul set di Melancholia.
Sicuramente von Trier sottopone le sue protagoniste a un traning psicologico molto particolare ed intenso per riuscire a tirar fuori un'anima oscura scombussolata ma credibile. Personaggi femminili che si ritrovano davanti a scelte che inevitabilmente rovesciano le convinzioni morali per arrivare infine al dolore fisico quasi sempre autoinflitto.
Attendiamo di scoprire quale sarà il supplizio di questo nuovo personaggio femminile. Chissà se conquisterà la Palma (del martirio).

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