Frammento 53. Il documentario di Lodoli e Tribbioli alla Quadriennale d’Arte

Frammento 53 di Federico Lodoli e Carlo Gabriele Tribbioli presentato sabato scorso in Orestiade italiana alla 16 Quadriennale d’arte “Altri tempi altri miti”

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Si è tenuta sabato 15 ottobre l’anteprima del documentario Frammento 53 dei registi Carlo Gabriele Tribbioli e Federico Lodoli in occasione della 16 Quadriennale d’arte “Altri tempi altri miti”. La pellicola è inserita all’interno della rassegna Orestiade italiana curata da Simone Frangi e Zomia e nello spazio di 71 minuti mostra le diverse testimonianze della sanguinosa guerra tribale in Liberia tenutasi nei primi anni ’90 del Novecento.

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I registi mostrano sette interviste a sette “guerrieri” che hanno combattuto il conflitto e mostra il loro modo di rapportarsi a questo, alla vita, alla morte e alle altre persone sul campo di battaglia. Davanti alla guerra si diventa tutti uguali e c’è la volontà di pensare solo a se stessi. Gli amici, i famigliari vanno vendicati ma senza perdere di vista la propria sopravvivenza.

Il film ha dato adito, al termine della proiezione, a un interessante dibattito su come i due registi abbiano scelto questo argomento e il loro modo di narrarlo. Sicuramente, dietro c’è stato un lavoro accurato partito dall’Italia e divenuto realtà durante il loro viaggio in Liberia. Quello che si nota è uno spunto tipicamente pasoliniano per poi diventare altro, un racconto non solo della memoria ma anche del presente.

Quello che colpisce di Frammento 53 è sicuramente il distacco con cui i guerrieri parlano della guerra e gli autori non negano di aver voluto mostrare questa dimensione più ampia del conflitto, come queste persone non abbiano alcun rimorso. Tribbioli e Lodoli affidano il racconto solo a questi sette personaggi, elidendo di inserire nel montaggio la loro domanda durante le interviste per lasciare spazio solo alle voci degli intervistati.

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