Franco Maresco torna in tv a Report

Il regista, nell’ambito di un’inchiesta sul legame Berlusconi – Cosa Nostra, rievoca l’incontro con Marcello Dell’Utri per Belluscone – Una storia siciliana, segnato da una profonda “palermitudine”

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Sono passati più di 10 anni ormai dall’uscita di Belluscone – Una storia siciliana, in cui Franco Maresco ripercorreva, a modo suo (ovvero attraverso l’indimenticabile volto di Ciccio Mira, impresario nell’ambito dei festini di piazza e della musica neomelodica), i rapporti tra Silvio Berlusconi e la mafia palermitana. Non era passata inosservata al tempo la scena in cui Marcello Dell’Utri viene intervistato dal regista palermitano, in quanto mediatore tra Cosa Nostra e il Cavaliere.

In attesa che il documentario di Franco Maresco (Premio speciale della giuria Orizzonti alla 71ª Mostra del cinema di Venezia) possa essere riscoperto come uno dei film italiani più importanti del decennio, è proprio l’intervista all’ex deputato e senatore di Forza Italia a tornare al centro dell’attenzione. Lo scorso 12 gennaio è infatti andato in onda su Report, nel corso di un’inchiesta legata proprio ai rapporti Berlusconi – mafia (già finita nella bufera dopo le reazioni di Marina Berlusconi e della politica), un servizio in cui il regista palermitano ha mostrato alcune parti inedite del suo incontro con Dell’Utri.

Quest’ultimo appare, come già nel film, seduto solennemente su un gigantesco trono e avvolto da una profonda oscurità. Qui parla di Palermo come di una matrigna e scherza sull’aldilà, affermando con certezza che Berlusconi sarebbe andato, una volta morto, direttamente in paradiso: “E possibile pensare che possa andare al di sotto di quel personaggio?” afferma, indicando il cielo. Non sono questi spezzoni inediti, in cui onestamente viene affermato poco di rilevante, a segnalarsi però nel servizio di Report. Anzi, è proprio la testimonianza di Franco Maresco il vero fulcro del discorso.

Il regista, in una rarissima apparizione televisiva, rievoca quindi proprio le ore passate con Dell’Utri, segnate da quella che lui stesso definisce palermitudine: “Fatta di codici, devi intendere e devi essere pronto a capire al volo che quello che sto dicendo significa un’altra cosa. La palermitudine è quelle cose che vengono lasciate fuori”. Vengono allora in mente le battute dell’ex senatore a proposito dei pentiti – “Non dire quella parola che mi evoca l’orticaria” – o il ghigno con cui evita la domanda sul suo legame con Stefano Bontate. Nel corso dell’intervista sembrò perfino disposto a sbilanciarsi a proposito di una presunta verità custodita da Berlusconi sull’omicidio Mattei, salvo poi essere salvato dal malfunzionamento del registratore audio.
Proprio nei mesi precedenti alla distribuzione di Belluscone – Una storia siciliana, Marcello Dell’Utri sarebbe stato condannato in via definitiva a 7 anni di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa, con il suo ruolo di mediatore tra Berlusconi e la mafia riconosciuto dalla sentenza passata in giudicato.


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