Freaky, di Christopher Landon

Lo sceneggiatore dei sequel di Paranormal Activity e regista della saga di Auguri per la tua morte torna, sempre sotto l’egida Blumhouse, con un nuovo horror metanarrativo spruzzato di black comedy

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Cosa accadrebbe in uno slasher movie in cui il serial killer e la vittima si scambiano di ruolo?
È la domanda attorno a cui ruota la storia di Freaky, scritto e diretto da Christopher Landon, il nuovo film prodotto dalla Blumhouse che continua ad espandere il suo universo horror esplicitamente metanarrativo.
La risposta potrebbe essere che, sovvertendo gli schemi narrativi, potrebbe cambiare anche il genere del film: questo è l’intento di Freaky, che prima segue le regole dello slasher movie e poi, senza perdere le tracce dell’horror, diventa una black comedy in cui una studentessa del college timida e impacciata (Kathryn Newton) si ritrova nel corpo di un maniaco omicida alto 1,96m (Vince Vaughn) e viceversa.
Quattro adolescenti vengono assaliti e assassinati brutalmente da un uomo mascherato anche se, in analogia con gli Scream di Wes Craven, si tratta solamente dell’incipit che conduce alla vera storia.
All’indomani, come in Urban Legend, per i corridoi dei licei cominciano a correre leggende urbane sul carnefice che si aggira per la città mietendo vittime innocenti, soprannominato il macellaio di Blissfield.
La prossima “preda” dell’assassino è Millie, un’adolescente insicura che si esibisce come mascotte dei Beavers, la squadra di football del liceo, ma nel momento in cui il Killer prova ad accoltellarla con un antico pugnale Atzeco rubato nella villa delle vittime precedenti accade qualcosa di straordinario: i loro corpi s’invertono.

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Qui comincia la parte più divertente, in cui Vince Vaughn sfoggia una delle sue interpretazioni più esilaranti, mentre si atteggia da adolescente goffa e balla la coreografia dei Beavers per convincere gli amici del fatto che si trova intrappolata nel corpo del macellaio. Dall’altra parte invece il killer sfrutta il corpo di Millie per insidiarsi nella scuola e iniziare una sorta di vendetta contro il bullismo, in cerca di nuove vittime facili da adescare.
Se con Auguri Per La Tua Morte Landon combinava il racconto a loop (citando Ricomincio da capo), il genere splatter e l’estetica contemporanea da videoclip musicale – o da video virale che circola in rete e che si ripete all’infinito dal momento in cui non avviene lo scrolling – qui continua a muoversi sullo stesso territorio, stavolta inserendo le regole dei Body Swap movies, tra cui c’è Quel pazzo Venerdì (palesemente citato anche dal titolo) in una nuova rappresentazione pop sempre contaminata dall’horror e un po’ anche dal girl power.
Freaky allo stesso modo segue nuovi escamotage metanarrativi, realizzabili solamente grazie alla combinazione e all’inversione dei cliché passati: la carta vincente che lo rende un prodotto adatto al target contemporaneo e a quello degli appassionati delle saghe slasher.
Senza troppe pretese Freaky scandaglia nuove frontiere di un genere che ha appassionato generazioni di ragazzi e che continua a rinnovarsi: lo slasher anni ’80 si mescola con quello citazionista del nuovo decennio – di cui fanno parte anche altre creazioni di Landon tra cui gli script di Disturbia e di alcuni film della saga di Paranormal Activity. Cambiando l’ordine delle regole fisse il risultato cambia, ma non troppo: si trasforma in una sorta di gioco di ruolo, dove lo spettatore non è più spinto a scoprire chi si nasconde dietro la maschera dell’assassino, ma piuttosto a lasciarsi trasportare dalle avventure tragicomiche dei protagonisti alle prese con una situazione surreale come quella del body swamp.

 

Titolo originale: id.
Regia: Christopher Landon
Interpreti: Kathryn Newton, Vince Vaughn, Katie Finneran, Alan Ruck, Daniele Drori, Celeste O’Connor, Misha Osherovich, Uriah Shelton
Distribuzione: Universal Pictures
Durata: 102′
Origine: USA, 2020

La valutazione del film di Sentieri Selvaggi
3.5

Il voto al film è a cura di Simone Emiliani

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