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Il grande documentarista americano Frederick Wiseman ha appena presentato al 35° Toronto Film Festival il suo Boxing Gym, ambientato in una palestra texana. 90 intensi minuti in 16mm, già a Cannes quest'anno nella sezione Quinzaine des Réalisateurs.
 

Altri corpi e allenamenti dopo quelli delle ballerine di La Danse – Le Ballet de l'Opéra de Paris, visto a Venezia 66, e di nuovo una danza, fatta di fatica e resistenza. Wiseman – regista, montatore, tecnico del suono – è autore nel 1967 di Titicut Follies, inimitabile opera dolorosa e rigorosa sull'istituzione psichiatrica, e

brillante esploratore di temi scomodi – dalla vivisezione in Primate (1974) alle contraddizioni della società americana in Hospital (1969) e Welfare (1975), dalla malattia terminale di Near Death (1989) all'istituzione famiglia in Domestic Violence (2001).

 

Oggi Wiseman ha 80 anni e nel suo trentaseiesimo documentario scopre in una palestra di Austin ricavata da un garage l'America stessa: una clientela inaspettata, fatta di persone diversissime per età, classe sociale, etnia. Ex carcerati, casalinghe con i figli a bordo ring, manager, ragazzini, immigrati messicani, militari, pensionati.
 

Boxing Gym è ospite anche del 48° New York Film Festival e dal 22 ottobre debutterà sempre nella grande Mela all'IFC Center, distribuito dalla società di Wiseman, la Zipporah Films.

 

VIDEO: Frederick Wiseman parla di Boxing Gym