"Fukushame – Il Giappone perduto", di Alessandro Tesei

fukushame. il Giappone perduto

Come Tiziano Terzani, che per anni ha girato il mondo raccontando con i propri occhi e sulla propria pelle, piuttosto che la grande Storia generale, le migliaia di piccole storie personali che scorrono sotto di essa, anche Tesei, nel momento esatto in cui si è avuta notizia del disastro di Fukushima ha sentito la necessità di partire per il Giappone, per documentare cosa stesse succedendo a chi viveva nel “cratere dell’atomo”.

 

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fukushame. il Giappone perdutoIniziamo dalla fine. Le ultime immagini dell’interessante Fukushame – Il Giappone perduto, sono accompagnate da una lunga citazione di Tiziano Terzani, tratta dalle sue Lettere contro la guerra. Il paragone con il compianto giornalista toscano avrebbe fatto tremare i polsi a molti, eppure Alessandro Tesei ha dimostrato di avere le spalle adatte per sopportarlo. Come Terzani, che per anni ha girato il mondo raccontando con i propri occhi e sulla propria pelle, piuttosto che la grande Storia generale, le migliaia di piccole storie personali che scorrono sotto di essa, anche Tesei, nel momento esatto in cui si è avuta notizia del disastro di Fukushima ha sentito la necessità di partire per il Giappone, per documentare cosa stesse succedendo a chi viveva nel “cratere dell’atomo”.
Certo, nonostante l’ammirevole spirito di partenza, per molte delle sue caratteristiche, in particolare quelle tecniche, si fa fatica a considerare questo lavoro come una vera e propria opera cinematografica. Oltre alla durata estremamente breve (si sfora leggermente l’ora), il documento presenta una struttura ed un’estetica adatta, più che al cinema, alla televisione, quella comunque di ottima qualità, come gli ottimi servizi che passano SkyTg 24 o Rai tre. Inoltre l’insistere sul formato dell’intervista formale, l’uso del doppiaggio e l’artigianalità delle riprese e del montaggio fanno correre, al documentario, il rischio di rimanere incastrato in un modello televisivo ingessato.
Questo pericolo però è sventato dall’intelligenza e la sensibilità dei suoi due autori (oltre al regista Tesei va ricordato il contributo del co-sceneggiatore Matteo Gagliardi) nel non limitarsi. Al semplice racconto di divulgativo sulla catastrofe viene dunque preferito la testimonianza di tutto quello che è nascosto dietro. Si lascia quindi, da un lato spazio agli amministratori delle zone colpite, alle famiglie sfollate, alle manifestazioni anti-nucleari, all’impegno delle associazioni di volontariato (soprattutto animaliste), dall’altro si porta l’attenzione sulle zone come l’inadeguatezza del governo (rappresentato dal volto imbarazzato dell’ex premier giapponese Naoto Kan) e dell’ottusità colpevole della società proprietaria della centrale. Una scelta artistica (e politica) che, siamo sicuri, avrebbe approvato anche lo stesso Terzani.

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Titolo originale: Fukushame – The Lost Japan

Regia: Alessandro Tesei

Origine: Italia, Giappone 2012

Distribuzione: Koch Media

Durata: 65'

 

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