FUTURE FILM FESTIVAL – Seconda Giornata

Tra autentiche perle che non verranno mai distribuite e succose anteprime, la seconda giornata del Future Film Festival si è conclusa tra vecchio e nuovo, omaggi e retrospettive, cani e marziani…

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Si è aperta alla grande la seconda giornata del Future Film Festival, con l'anteprima italiana di Mercano el Marciano di Juan Antin (Argentina 2002). Peccato che questo gioiellino dell'animazione probabilmente non verrà mai distribuito nelle sale. È un intelligente (e divertentissimo) cartone che propone le avventure nella terra degli umani di un marziano e del suo piccolo amico "nerd". Condito qua e là di punzecchiature alla società capitalista, alla globalizzazione (più di una frecciata a dire il vero) e alle sottoculture giovanili, che a volte dormono un po' sulle proprie proteste, Mercano il Marziano diventa una favola irridente che nel mescolare sapientemente umorismo, satira e coscienza sociale non scade mai nel "cattivismo" – nonostante il finale "cattivissimo", con tanto di Terra che esplode a tempo di musical. Peccato davvero che queste piccole perle restino al chiuso di un circuito festivaliero, e peccato non potere intervistare il regista Juan Antin, dato che le ultime notizie lo danno bloccato in Patagonia…

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La giornata è proseguita con diversi appuntamenti paralleli, dalla proiezione del francese Pollicino (Olivier Dahan, Francia 2001) all'omaggio, quotidiano, a Osamu Tezuka. Oggi poi a Tezuka è stato dedicato l'incontro con Minoru Kotoku e la proiezione del film-documentario sul grande animatore giapponese, The film lives on.

La serata è stata altrettanto fitta di eventi, con la programmazione contemporanea dell'omaggio a  Godfrey Reggio (con Powaqquatsi) e l'introduzione in Italia dell'americano Sitting Ducks, telefilm figlio di una serie di disegni da cartoleria che impazzava negli USA. In Italia le paperelle e il coccodrillo protagonisti hanno voci importanti, tra cui spiccano quelle di Paolo e Luca delle Iene, ma è forse l'unico tratto di rilievo di una serie che, per quello che ci è stato mostrato, non brilla per ritmo e divertimento. Ma a fare perdonare e dimenticare subito le papere che volano troppo in basso ci hanno pensato, egregiamente, le creazioni Wallace and Gromit. Mentre nella sala attigua veniva presentato un cartoon coreano (Elysium di Hayo Miyazaki) l'attenzione generale era calamitata da Wallace and Gromit's Cracking Contraptions, un'ora di anteprima di tutte le fantasie dei creatori di Galline in fuga (di cui ci è stato riproposto un piccolo estratto "celebrativo"), presentate da Merlin Crossingham, uno degli esponenti più giovani della casa ormai in piedi da trent'anni. Un frullato di situazioni e personaggi che spaziano dal socio-grottesco (angry boy) al deliziosamente delirante (le ombre che si annoiano e giocano al "gioco delle ombre"). Un'ora di umorismo e inventiva sgangheratamente britannici e, per fortuna, non tradotti. Una pura delizia, che ha chiuso la seconda giornata mantenendo bene le premesse del suo inizio.

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