Get On Up – La Storia di James Brown, di Tate Taylor

get on up

Nonostante l'ottima interpretazione di  Boseman nel catturare gesti, movenze ed espressioni di James Brown, la sensazione che si avverte è quella di un'incompletezza che va ad inficiare la ricostruzione scenografica e storica della pellicola. Taylor sembra maggiormente interessato a realizzare un prodotto che risulti convincente nella messa in scena

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get on upRaccontare la vita del The Hardest-Working Man in the Show Busines, attraverso l' infanzia, il successo mondiale e le molte zone d'ombra che caratterizzarono il James Brown uomo e personaggio è il punto attorno al quale si muove Get On Up. Diretto da Tate Taylor, dopo il successo ottenuto con The Help, il film raccoglie la sfida di condensare, in poco più di due ore, il percorso umano ed artistico di una delle personalità più importanti ed influenti del XX secolo. Per farlo si avvale di un montaggio che alterna, senza seguire un ordine cronologico, alcune delle tappe più significative della vita del cantante. La pellicola si apre nel 1988 con l'inseguimento e il successivo arresto di Brown da parte della polizia al confine di stato tra Georgia e Carolina del Sud per fare un salto temporale, a ritroso nel tempo, che ce lo mostra bambino, a vivere in condizioni di estrema miseria in un'ambiente familiare segnato da abusi e violenza. Proprio l'infanzia è il punto di partenza e continuo ritorno del quale si serve Taylor per giustificare comportamenti e condotta del padrino del suol, nel tentativo apparente di giustificare violenza, eccentricità e dolori dell'artista. Peccato però che proprio quel montaggio alternato non sappia creare una fluidità narrativa tale da permettere un vero coinvolgimento ma si limiti a ricreare tanti piccoli episodi della vita di Brown che hanno sì, un filo conduttore, ma che non riescono ad amalgamarsi realmente tra di loro.

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Nonostante l'ottima interpretazione di Chadwich Boseman nel catturare gesti, movenze ed espressioni di JamesGet On Up Brown, la sensazione che si avverte è quella di un'incompletezza che va ad inficiare la ricostruzione scenografica e storica della pellicola. Le esibizioni musicali sembrano appese, inserite nel film perchè imprescindibili in un biopic dedicato ad un artista che ha cambiato e rivoluzionato il rhythm & blues e il funky ma non realmente incorporate alla struttura filmica. Taylor sembra maggiormente interessato a realizzare un prodotto che risulti convincente nella messa in scena e nell'insieme, riuscendoci in parte grazie al connubio ottenuto da fotografia e scenografia (con un trucco che invece scivola nella maschera in più di una sequenza) nel ricreare l'atmosfera e i cambiamenti dei diversi anni raccontati, cercando il coinvolgimento del pubblico tramite un Boseman/Brown che si rivolge direttamente in camera (ricordando i Jersey Boys di Eastwood) ma finisce per ottenere solo un prodotto ben confezionato, incapace di catturare lo spirito adrenalinico di Mr Dynamite.

 

Titolo originale: Get on Up

Regia: Tate Taylor

Interpreti: Chadwich Boseman, Nelson Ellis, Dan Aykroyd, Viola Davis, Craig Robinson

Origine: Usa, 2014

Durata: 139'

Distribuzione: Universal Pictures

 

 

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