“G.I. Joe 3D – La vendetta”, di Jon Chu


Il cinema da Guerra Fredda versione 2.0 lo fanno i giocattoli. A questo punto è evidente come la Hasbro ci stia raccontando del ritorno dell’incubo atomico mentre continua a mandare in sala le traduzioni cinematografiche delle avventure dei suoi pupazzi. Nascita di un oramai lampante canone-Hasbro, tra i Transformers e Battleship, nell’attesa del gioco da tavolo sui reattori nucleari

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Il cinema da Guerra Fredda versione 2.0 lo fanno i giocattoli. A questo punto è evidente come la Hasbro ci stia raccontando del ritorno dell’incubo atomico mentre continua a mandare in sala le traduzioni cinematografiche delle avventure dei suoi pupazzi.
I pupazzi, primo punto: recuperando l’intuizione dei cattivi mascherati dai caschi alieni di Peter Berg nel film-Hasbro Battleship, Jon Chu con grande lucidità fa un film sostanzialmente di stuntmen senza volto con la scusa dei ninja, e a loro affida le migliori sequenze action del lotto (soprattutto lo scontro appeso sulla liscia parete della montagna, abbastanza debitore però di XXX) – essendo fattivamente pedine di un gioco, di loro basta schizzare la sagoma, le (action) figure. Bruce Willis e The Rock finiscono così un po’ assurdamente a fare i non protagonisti di lusso di un film col protagonista che non c’è, forse è Snake Eyes che potrebbe tranquillamente essere Andy Serkis, forse è il fantasma di Channing Tatum (questa abissale intuizione ci fa perdonare alla fine la grande confusione di uno script che tenta pazzescamente di costruire un intrigo e perde davvero troppo tempo senza menare le mani).
Secondo punto, noi non abbiamo paura della bomba. Qui G.I. Joe 3D si riallaccia a quanto di buono aveva il quinto Die Hard di John Moore, che portava avanti la trasformazione di Chernobyl in attrazione a tema (nucleare) già anticipata non solo da Oren Peli o da, come scrivemmo, Van Damme e Dolph Lundgren (non scordiamoci il plutonio dei Mercenari!), ma intuita proprio da Michael Bay in Transformers 3 – un altro film-Hasbro, per l’appunto, che passava infatti da Chernobyl nella strepitosa sezione iniziale di Storia d’America vista dalla Luna. Jon Chu ovviamente non ci capisce nulla tranne che la Corea del Nord è la nazione più cattiva di tutte, e per il resto tenta un paio di volte la carta hi-tech (le lucciole-robot esplosive, la moto-missile scomponibile) tentando di eguagliare giusto Bay o Berg: per fortuna c’è Bruce Willis che ha le bombe a mano nascoste nel cesto di frutta sul tavolo della cucina.
Terzo punto, a seguire: nascita di un oramai lampante canone-Hasbro, che prevede look metallizzato, ralenti sull’effetto speciale con innesto sonoro subito riconoscibile (quasi una firma), cameratesca virilità esibita delle truppe protagoniste, spesso il Presidente degli Stati Uniti tra i personaggi (o comunque pentagono/casabianca/area51…). Le differenze di potenza di fuoco nei risultati dimostrano ancora una volta come si possa essere autori anche all’interno della fabbrica di giocattoli globale: nell’attesa del gioco da tavolo sui reattori nucleari…

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Regia: Jon Chu
Titolo originale: G.I. Joe: Retaliation
Interpreti: D. J. Cotrona, Byung-hun Lee, Adrianne Palicki, Bruce Willis, Ryan Hansen, Walton Goggins, Matt Gerald, Channing Tatum, Dwayne Johnson
Origine: USA, 2013
Distribuzione: Universal
Durata: 98'

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