Far conoscere Shakespeare ai giovani è sempre impresa ardua. Diventa semplice però se  a farlo è Ian McKellen che oltre ad essere uno dei maggiori attori scespiriani della sua generazione è anche il mago Gandalf de "Il signore degli anelli" e  Magneto di "X-Men". Nell'incontro con i giovani l'attore ha parlato della propria passione per il teatro di Shakespeare e dell'importanza che esso ha avuto nella sua formazione: "Shakespeare è lo scrittore di teatro più difficile sia per gli attori che per il pubblico. Ma interpretarlo è un esercizio ottimo: migliora la  recitazione, la  voce, le espressioni del viso, i movimenti in scena, la mente, le emozioni". Così, sparite per incanto le curiosità sul come si diventa attori, i ragazzi si sono appassionati all'esperienza di Ian McKellen come attore di teatro e di cinema : "Quando sei in un teatro devi usare qualcosa di più del tuo viso.  Usi molto le braccia e tutto il corpo, devi alzare la voce perché tutti ti possano ascoltare anche in fondo alla sala. La cinecamera invece  ti arriva così vicino come mai nessun pubblico di teatro  potrebbe fare. Devi trasmettere il tuo personaggio attraverso le espressioni del volto e degli occhi. Perciò non credete mai a chi indossi occhiali scuri". L'attore inglese si è divertito molto a trasformare il viso con le espressioni dei suoi personaggi ed ha spiegato come Gandalf e Magneto non sono personaggi di fantasia, ma  reali perché lottano per un ideale: "Il Signore degli anelli non è una storia fantastica. Tolkien scriveva il libro all'epoca della seconda guerra mondiale. E' stata quella l'ultima volta in cui si è creduto all'esistenza di un male da distruggere  per salvare il mondo.  (…) Credo  nei miei personaggi. Non credo in Hulk, nell'Uomo ragno, in Superman, in James Bond: sono tutti la stessa persona, sono super-eroi. Ma credo nei mutanti di X-Men, in Frodo, negli Hobbit. Anzi penso che abitino anche qui da qualche parte a Giffoni".

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Quando è riapparsa, per sortilegio, la domanda tormentone (Cosa si prova a recitare con attori famosi come…?) è arrivato il passaggio forse più delicato del festival:  "Recitare al fianco di Halle Barry e Rebecca Romijn-Stamos è stato un peccato. Perché far stare un gay al fianco di donne cosi belle è uno spreco".

Poco prima, in conferenza stampa, Ian  McKellen, parlando delle discriminazioni ai danni degli omosessuali e dell'impegno profuso nel combatterle, aveva già anticipato l'intenzione di non nascondere nulla ai bambini :"E' un processo molto lento, ma il mondo sta migliorando. L'ignoranza sull'omosessualità è diffusa in tutto il mondo. E deve essere impegno delle istituzioni coordinarsi affinché non si ledano i diritti di questa minoranza. Si trovano ancora troppe resistenze, a partire da alcune istituzioni religiose, con in testa la Chiesa di Roma. E' molto bello poter parlare di queste cose in contesti del genere perché significa far conoscere ai bambini il mondo reale".

Ai giornalisti ha parlato anche dei suoi sogni di attore: "C'è un ruolo che vorrei interpretare ed è l'Antonio de Il mercante di Venezia: l'unico personaggio dichiaratamente gay che Shakespeare abbia creato. Spero di interpretarlo con Al Pacino appena arriveranno i soldi. Ho scritto io stesso una sceneggiatura che è attualmente al vaglio di tre registi e non mi dispiacerebbe interpretare tre diversi Antonio in altrettanti film. Cosi farò solo trilogie".

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