Glass Onion. Knives Out, di Rian Johnson
Una critica contro le classi sociali caratterizzata da una scrittura brillante, ricca di twists e flashback ma, soprattutto molto attenta a calibrare le informazioni sui personaggi.

Tutto inizia con un gioco. Miles Bron (Edward Norton) invita il suo gruppo di amici per un fine settimana nella sua isola privata in Grecia. Claire Debella (Kathryn Hann), candidata al Senato; Lionel Toussaint (Leslie Odom Jr.), scienziato che lavora per Miles; Duke Cody (Dave Bautista), star di youtube e la sua ragazza Whiskey (Madelyn Cline); Birdie Jay (Kate Hudson), ex supermodella e attuale stilista e la sua assistente Peg (Jessica Henwick); Cassanda Brand (Janelle Monáe), ex socia di Miles. L’intrattenimento principale è il finto omicidio di Miles che il gruppo doveva risolvere. Ma quello che doveva essere un divertente gioco alla Cluedo si trasforma in realtà, ed è qui che entra in scena Benoit Blanc (Daniel Craig), misteriosamente invitato alla riunione annuale.
Looking Through a Glass Onion, cantavano i Beatles, un testo volutamente creato per confondere i fan. Ed è quello che fa Rian Johnson in Glass Onion, disorientare lo spettatore portandolo fuori pista ogni volta che pensa di aver imboccato la strada giusta. Una sceneggiatura brillante quella di Johnson, ricca di twists e flashback ma, soprattutto, ancora una volta, molto attenta a calibrare le giuste informazioni sui personaggi. Se in Cena con delitto, Blanc rimane “nascosto” in attesa di entrare in scena come un deus ex machina per risolvere la situazione, in Glass Onion, il regista e sceneggiatore, decide di renderlo più protagonista. Il detective dall’accento britannico mantiene l’eleganza e arguzia del primo film e si scopre qualche dettaglio sulla sua vita privata. Blanc è l’unico filo conduttore con il precedente capitolo. Il cast si rinnova di nuovi personaggi stravaganti e camei inaspettati.
Non solo parodia di un giallo classico ma anche critica sociale. Cena con delitto prendeva una piega politica puntando il dito contro l’attuale situazione a stelle e strisce, l’immigrazione. Glass Onion cambia registro, passando dalla critica politica a quella sociale. Come Parasite e i più recenti Triangle of Sadness e The Menu, si fa una forte riflessione sui privilegi e la meschinità delle classi “privilegiate”, sulle ipocrisie e sulla mancanza di morale quando entra in gioco il potere, il successo e il denaro.
Dal punto di vista scenografico c’è una marcia in più. La scenografia è curata dal premio Oscar Rick Heinrichs (Il mistero di Sleepy Hollow), che già aveva collaborato con Johnson in Star Wars:Gli ultimi Jedi. Tutto ambientato in una villa lussuosa (una strizzatina d’occhio ad Assassinio sul Nilo? Probabilmente si), curata nei minimi dettagli, eccessiva e ricca di dettagli al di sopra delle righe, quasi a mettere in evidenza la personalità di Miles Bron, con un enorme cupola di vetro a forma di cipolla che richiama il titolo del film.
Titolo originale: Glass Onion. A Knives Out Mystery
Regia: Rian Johnson
Interpreti: Daniel Craig, Dave Bautista, Kathryn Hahn, Edward Norton, Janelle Monáe, Leslie Odom Jr., Jessica Henwick, Kate Hudson, Ethan Hawke, Madelyn Cline, Noah Segan, Jackie Hoffman
Distribuzione: Lucky Red/Netflix
Durata: 149′
Origine: USA, 2022