Gli invisibili di Arezzo: Cosa piove dal cielo di Sebastian Borensztein

Cosa piove dal cielo agli Invisibili di arezzo
Mercoledì 9 gennaio
arriva ad Arezzo per la rassegna Gli invisibili “Cosa piove dal cielo?”, (Un cuento chino) di Sebastian Borensztein, film vincitore del Festival di Roma nel 2011. Il terzo lungometraggio del regista argentino, figlio di Tato Bores, uno dei più celebri attori comici argentini, è percorso da una vena nostalgica, da un apparato visivo volutamente anacronistico, capace di fermare il tempo e magari metterlo in contrasto con il mondo circostante.

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Cosa piove dal cielo agli invisibili di ArezzoGli invisibili, rassegna organizzata da Sentieri Selvaggi e Cineforum 2 col sostegno del Comune di Arezzo, porta in città i titoli più interessanti non distribuiti attraverso i normali circuiti.

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Mercoledì 9 gennaio sarà proiettato “Cosa piove dal cielo?”, (Un cuento chino) di Sebastian Borensztein, film vincitore del Festival di Roma nel 2011.

Roberto (Ricardo Darín, tra i più famosi attori argentini), introverso proprietario di un negozio di ferramenta a Buenos Aires, vive da diversi anni quasi senza contatti col mondo dopo un dramma che l’ha profondamente segnato. Ha perso la madre alla nascita e il padre a 19 anni, l’anno in cui partì per la guerra contro l’Inghilterra. Per caso conosce Jun, un cinese appena arrivato in Argentina senza conoscere una parola di spagnolo, in cerca dell’unico parente ancora vivo, uno zio. Incapace di abbandonarlo, Roberto lo accoglie in casa: attraverso la loro singolare convivenza, troverà la strada per risolvere la sua grande solitudine, segnata da una singolare ossessione: collezionare le notizie più incredibili e stravaganti provenienti da tutto il mondo, come quella storia cinese, in cui una mucca caduta dal cielo, precipita su una donna in barca con il fidanzato, pronto a chiederle la mano e a consegnarle l’anello che sugelli la loro unione.

Al terzo lungometraggio, il regista argentino, che negli anni ’80 ha iniziato la carriera come autore di spot pubblicitari e dei testi per il padre Tato Bores, uno dei più celebri attori comici argentini, è sicuramente attratto da una linea narrativa da commedia nostalgica, prediligendo un apparato visivo volutamente anacronistico, del passato, capace di fermare il tempo, congelarlo, magari metterlo in contrasto con il mondo circostante.

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MERCOLEDI 9 GENNAIO ORE 21.15
CINEMA EDEN VIA GUADAGNOLI 2 AREZZO
INGRESSO UNICO 5€

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