Gli invisibili di Arezzo – La faida di Joshua Marston

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La rassegna Gli Invisibili di Arezzo chiude il primo ciclo della stagione 2012-2013 con La faida di Joshua Marston, acclamato regista di Maria Full of Grace. È difficile dire se la genialità sia nella storia o nel modo in cui Marston la rappresenta. La faida è un incredibile, acuto, intelligentissimo rompicapo. Un puzzle sul quale, durante e dopo la visione, si può riflettere all’infinito senza possibilità di trovare la soluzione. Mercoledì 28 novembre al Cinema Eden di Arezzo ore 21.15

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La faida di joshua marston agli invisibili di arezzoLa rassegna Gli Invisibili di Arezzo, organizzata da Sentieri Selvaggi e Cineforum 2 chiude il primo ciclo della stagione 2012-2013 con La faida di Joshua Marston, acclamato regista di Maria Full of Grace.

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È difficile dire se la genialità sia nella storia – letta sul giornale dal regista e sceneggiata con il nativo Andamion Murataj – o nel modo in cui Marston la rappresenta. La faida è un incredibile, acuto, intelligentissimo rompicapo. Un puzzle sul quale, durante e dopo la visione, si può riflettere all’infinito senza possibilità di trovare la soluzione.

 

Secondo il Kanun è legittimo vendicare la morte di un familiare rispondendo con la stessa violenza, purché si tratti di un maschio adulto. Una legge simile a quella del taglione, che in alcune zone dell’Albania si sostituisce al codice ufficiale. Sarà proprio a partire da questa controffensiva che prenderà avvio la drammaticità degli eventi in cui vengono coinvolti i protagonisti di La Faida, ultimo lavoro del regista Joshua Marston (New York, I love you, Maria Full of Grace). La vita di Nik (Tristan Halilaj) è sconvolta da un litigio tra il padre (Refet Abazi) e uno zio, che costringe il primo a fuggire per nascondersi dopo l’accusa di omicidio e ognuno a mettere da parte i propri sogni, mentre tutti osservano la situazione precipitare.

 

 

La Faida segna il sospirato ritorno di Marston al lungometraggio che, nonostante una serie di difficoltà relative alla raccolta dei finanziamenti, riesce a colpire l’interesse dei produttori europei e a sbarcare alla scorsa Berlinale, dopo collaborazioni televisive e altri progetti collettivi. L’assenza dagli schermi cinematografici durata sette anni si eclissa ora in un film che rappresenta una scelta coraggiosa sotto diversi punti di vista. L’utilizzo di scenari insoliti, raramente “offerti” al cine-occhio, e una sceneggiatura scritta a quatto mani con l’albanese Andamion Murataj (anche co-produttore) che gli vale un Orso d’argento, hanno messo a nudo una realtà in cui la tradizione lotta con il potere acceleratore della modernità, svelando i contrastanti risvolti psicologici e sociali di due generazioni a confronto.

 

La recensione di sentieri selvaggi

 

 

MERCOLEDI 28 NOVEMBRE ORE 21.15
CINEMA EDEN VIA DEI GUADAGNOLI 2 AREZZO

INGRESSO UNICO 5€
 

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    Gli Invisibili di Arezzo – “La faida”, di Joshua Marston

    mercoledì 28 novembre h 21.15, Cinema Eden

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    la_faida È difficile dire se la genialità sia nella storia – letta sul giornale dal regista e sceneggiata con il nativo Andamion Murataj – o nel modo in cui Marston la rappresenta. La faida è un incredibile, acuto, intelligentissimo rompicapo. Un puzzle sul quale, durante e dopo la visione, si può riflettere all’infinito senza possibilità di trovare la soluzione. Un paesaggio desolatamente rurale, dove si capisce subito che per andare avanti non c’è alternativa al farsi strada piegandosi in due e spostando a mano pietre apparentemente piccole, sempre troppo pesanti. Un paesaggio in cui convivono carretti trainati da cavalli e motorini modificati, sopravvivenza familiare a base di consegne del pane e sigarette di contrabbando e cellulari che quasi per magia si collegano ad autoradio, pc e internet con un solo obiettivo – condividere e diffondere immagini e identità in faticosa auto-costruzione. Ricorda quasi il duello simulato di Dostoevskij in Memorie dal sottosuolo l’evento scatenante di questa vicenda. Nel momento in cui l’irreparabile accade e le quotidiane provocazioni finiscono per sfociare nella violenza umana, all’improvviso, repentinamente, il mondo cambia prospettiva.

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    Il realismo sociale con cui Marston descrive le famiglie e la società albanese si libera e diventa immensamente potente nei momenti di penombra, da cui emergono frustrazione e rassegnazione, impotenza e insanabili fratture generazionali: lucciole che stanno nelle tenebre. Il codice si fa (consapevolmente o no?) beffe di chi ama e di chi si assume responsabilità sue e non sue. E suo malgrado trasforma la casa e la famiglia in una gabbia che intrappola anche l’aria – i sogni. (Annarita Guidi)

    mercoledì 28 novembre 2012
    Arezzo Cinema Eden Via dei Guadagnoli 2
    Ore 21.15
    INGRESSO RIDOTTO PER TUTTI: € 5,00

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