Gli splendidi quarantenni del cinema italiano

6-17 giugno, Cinema Trevi

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6-17 giugno Cinema Trevi (Vicolo del Puttarello 25, Roma)

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Gli splendidi quarantenni del cinema italiano


 


Apertura della rassegna Gli splendidi quarantenni del cinema italiano alle ore 20.30 con la tavola rotonda moderata da Sergio Toffetti con Guido Chiesa, Francesca Comencini, Pappi Corsicato, Antonietta De Lillo, Mario Martone, Lucio Pellegrini, Gianni Zanasi


 


È mai esistita una crisi del cinema italiano? Specialmente quella tanto declamata degli ultimi vent'anni? Riprendendo una celebre frase di Nanni Moretti ed analizzando quindi gli attuali registi quarantenni ci si è resi conto della ricca fioritura di film eterogenei ma accomunati da una vitalità e creatività insospettabili. A tal proposito verranno proposti ben trenta film di altrettanti trenta cineasti tra i trenta e i quaranta anni, molti dei quali hanno esordito in questo periodo di tempo. Ad inaugurare la rassegna Gli splendidi quarantenni del cinema italiano ci sarà una tavola rotonda moderata da Sergio Toffetti, conservatore della Cineteca Nazionale, con registi come Guido Chiesa, Francesca Comencini, Pappi Corsicato, Antonietta De Lillo, Mario Martone, Lucio Pellegrini, Giovanni Veronesi e Gianni Zanasi, testimoni di un cinema italiano che, a dispetto dei presagi più nefasti, continua a essere un'industria cinematografica in continua crescita, capace di rinnovarsi continuamente di generazione in generazione, attraverso le opere prime e non solo di nuovi talenti: dal folgorante ed epocale Morte di un matematico napoletano di Mario Martone all'altrettanto "vesuviano" trasgressivo Libera di Pappi Corsicato, senza dimenticare le nuove commedie all'italiana con una figura cardine come Giovanni Veronesi (il personale e intimistico Per amore solo per amore ne è un esempio lampante della poliedricità del celebre regista-sceneggiatore) fino alla giovane commedia dei cosiddetti nuovi comici (il frizzante ma mai banale E allora mambo! di Lucio Pellegrini) o al curioso neo zavattiniano Nella mischia di Gianni Zanasi. Sarebbe un errore non citare esempi di una cinematografia impegnata su tematiche sociali ed esistenziali espresse in forme estetiche originali: Il caso Martello di Guido Chiesa, Mi piace lavorare – Mobbing di Francesca Comencini, senza dimenticare un piccolo e grande film che riesce a raccontare l'infanzia senza un filo di retorica (Non è giusto di Antonietta De Lillo). La lista di citazioni potrebbe andare avanti a lungo quasi per dimostrare che il cinema italiano è fortunatamente più vivo che mai. Ma il giudizio finale, come è giusto che sia, spetta al pubblico. Rivedere oggi film di un passato prossimo non ancora remoto può regalare sensazioni ed emozioni diverse così come andare a rileggersi le recensioni dell'epoca aiutano a contestualizzare un'epoca, analizzando col senno di poi gli eccessi di trionfalismo e rivalutando magari opere che nel tempo hanno svelato interessanti valori artistici. Essere spettatori implica sempre e comunque un esercizio di critica per chiunque. A tal proposito Francesco Savio scrisse molto tempo fa, e in tempi non sospetti: «Alla base della critica militante c'è un problema di rigore intellettuale. Preconcetti e anatemi non valgono. Se ogni film fa – com'è giusto – storia a sé, per ogni film si tratta di affilare armi e strumenti idonei. L'esperienza reattiva del critico non è meno complessa e travagliata di quella – attiva – del regista-autore. Anzi. Una volta terminato il film, l'autore se ne libera, si stacca, comincia a muovere verso altri approdi. Al critico questo è impossibile. Egli continua a riflettere in sé come uno specchio da cui niente si cancella, tutto quello che un film non ha detto, le immagini astruse ed opache rimaste fra le pieghe delle sequenze, fra le acerbe strettoie del montaggio».


 


6-17 giugno


Gli splendidi quarantenni del cinema italiano


mercoledì 6


ore 17.00 Velocità massima (2002, 111')


ore 19.00 Come te nessuno mai (1999, 88')


ore 20.30 Tavola rotonda moderata da Sergio Toffetti con Guido Chiesa, Francesca Comencini, Pappi Corsicato, Antonietta De Lillo, Mario Martone, Lucio Pellegrini, Gianni Zanasi


a seguire Morte di un matematico napoletano (1991, 106')


 


giovedì 7


ore 17.00 I nostri anni (2000, 90')


ore 19.00 Mio cognato (2002, 90')


ore 21.00 E allora mambo! (1999, 100')


 


venerdì 8


ore 17.00 Il verificatore (1995, 80')


ore 19.00 Ballo a tre passi (2003, 110')


ore 21.00 Libera (1993, 85')


 


sabato 9


ore 17.00 I laureati (1995, 93')


ore 19.00 Mille bolle blu (1993)


ore 21.00 Respiro (2002, 96')


 


domenica 10


ore 17.00 Il miracolo (2003, 98')


ore 19.00 Caterina va in città (2003, 105')


ore 21.00 Per amore solo per amore (1993, 105')


 


martedì 12


ore 17.00 Portami via (1994, 95')


ore 19.00 Lo zio di Brooklyn (1995, 95')


ore 21.00 Non è giusto (2001, 103')


 


giovedì 14


ore 17.00 Mignon è partita (1988, 105')


ore 19.00 Il portaborse (1991, 92')


ore 21.00 Il caso Martello (1992, 91')


 


venerdì 15


ore 17.00 Ambrogio (1992, 88')


ore 19.00 Auguri professore (1997, 107')


ore 21.00 Nella mischia (1995, 85')


 


sabato 16


ore 17.00 Ladri di saponette (1989, 85')


ore 19.00 L'aria serena dell'ovest (1990, 107')


ore 21.00 Hotel Paura (1996, 99')


 


domenica 17


ore 17.00 Mi piace lavorare – Mobbing (2004, 89')


ore 19.00 L'anima gemella (2002, 98')


ore 21.00 Volevo solo dormirle addosso (2004, 97')


 

Luca Pallanch
Centro Sperimentale di Cinematografia
Via Tuscolana 1520 – 00173 Roma
Cineteca Nazionale-Cinema Trevi
06/72294389

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