«Grazie al cinema, una Tuscia più grande. E’ questa la convinzione – dichiara Italo Moscati – che ci siamo fatti, tutti insieme, noi del Tuscia Film Fest; e non perché Viterbo e la Tuscia siano stati, e continuano ad essere, set meravigliosi (non soltanto storici) per il cinema, ma perché sono luoghi meravigliosi che “chiamano”ancor più  i film, i registi, gli sceneggiatori, gli scenografi, gli attori, insomma tutto il mondo dei ciak che si susseguono, e cercano il futuro.  Dopo le proiezioni alla Rocca Albornoz siamo andati a Nepi, a Castiglione in Teverina, a Civita di Bagnoregio: ci siamo incontrati con un pubblico sempre più numeroso e attento. Ci ha stupito, come ha stupito gli artisti che abbiamo accompagnato perché potessero parlare con gli spettatori che in molti casi non li conoscevano come non conoscevano i loro film. Ecco la riflessione conclusiva. Noi portiamo a Viterbo e nella Tuscia, sperando di allargare il tour, il cinema proiettato sul grande schermo, quella della sala buia all’aperto come accade nelle più belle scene di “Nuovo Cinema Paradiso” di Giuseppe Tornatore. Lontano dai televisori, in arene stupende, si accendono le vere luci della fantasia e della creatività. La cornice, la curiosità del pubblico, i desideri di vedere aggiungono la voglia di vedere ancora. Grazie quindi a questi luoghi e grazie a Ferretti, Bellocchio, Ammaniti, Pontecorvo, Lodovini, Contarello, e a tutti gli altri che non faccio in tempo a nominare. Che il cinema abbia bisogno di moltiplicare questi contatti? E che da essi possa trarne benefici imprevedibili in particolare cinema italiano? Insisteremo. Per una Tuscia più grande anche grazie al cinema».

Dopo la sosta estiva le attività del Tuscia Film Fest riprenderanno in autunno con la nona edizione della rassegna Giovedì Cinema, il Progetto Scuole e nuovi eventi speciali.