"Half Light" di Craig Rosenberg
Il problema di “Half Light” è che il regista non ci crede ai fantasmi. Non sono roba per lui. Perchè li filma distrattamente, con sufficienza, senza farceli mai toccare veramente queste creature "ex”.
In Half Light il fantasma non dura un frazione di secondo. E' schiacciato, asfissiato, pressato da un cinema troppo apertamente fantasmatico, dunque in realtà troppo poco.. Per fare del cinema un luogo davvero spettrale, non basta filmare uno spettro. Troppo semplice, troppo elementare. Lo spettro va vissuto, goduto nel profondo, guardato come si guarda ai vivi, ai vegeti. Il problema di Half Light è che il regista non ci crede ai fantasmi. Non sono roba per lui. Perchè li filma distrattamente, con sufficienza, senza farceli mai toccare veramente queste creature "ex". Ex figli, ex mariti, ex guardiani del faro. Declinandoli poi improvvisamente al passato, si perde il senso della presenza. Perchè il fantasma va toccato e percepito, qui oggi. Half Light invece abbonda di cross over tra la dimensione persa indietro nel tempo e quella presente, ma giocando sempre di rimessa su sovrimpressioni immateriali, ma sin troppo dense di progettualità calcolata astutamente a tavolino. Fatto sta che nel film non si scivola mai, ma si sta in piedi, ad occhi aperti, sommersi da un visibile pieno e privo di sbavature, nonostante il colpo di scena di metà film che costringe lo spettatore a rifare due conti con quanto immaginato/visto fino a quel punto. Unica entità potentemente fantasma resta comunque Demi Moore. Si è vista raramente in questi ultimi tempi un'attrice così straordinariamente assente a se stessa, persa con lo sguardo in altre traiettorie e in chissà quale altro detour della mente. Ecco, l'unico vero fantasma di Half Light è lei. E nulla può il concatenarsi apparentemente vorticoso del racconto, l'esagitazione frenetica dei colpi di scena, la noia mortifera di uno sguardo che si incarta di continuo nel tentativo di inquietare, di prendere in contropiede, di allarmare. Per un risultato del genere, ci basti la Moore. Un ritorno mancato, di quelli che fanno rabbrividire però.
Titolo Originale: Id.
Regia: Craig Rosenberg
Interpreti: Demi Moore, James Cosmo, Hans Matheson, Kate Isitt, Therese Bradley
Distribuzione : UIP
Durata : 110'
Origine : Germania/Gran Bretagna, 2005