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Da un interessante articolo del Los Angeles Times, una riflessione su come il genere western stia tornando a spopolare a Hollywood in chiave filologicamente corretta (True Grit) ma soprattutto in versione pop, come contesto ideale per zombi (il cavaliere solitario Andrew Lincoln in The Walking Dead) alieni (Cowboys & Aliens di Jon Favreau)  videogiochi (Red Dead Redemption, con tanto di corto di John Hillcoat) e ora anche per una lucertola-sceriffo chiamata Rango: il regista Gore Verbinski e l'attore Johnny Depp, che presta la sua voce al protagonista animato, hanno rilasciato alcune dichiarazioni su questo tema.

“C'è qualcosa che ameremo sempre nella silhouette di un pistolero, e il suo modo di affidare la scelta definitiva alla pistola al suo fianco” dice Verbinski, che in Rango, in uscita il 15 aprile, omaggia classici come Mezzogiorno di fuoco, Partita d'azzardo e C'era una volta il West.

Tra i prossimi progetti di Verbinski con Johnny Depp c'è anche una nuova versione per la Disney di The Lone Ranger: “Gore è un animale raro e stiamo andando a fondo rispetto a ciò che ci si può aspettare dal film: percorreremo una direzione imprevedibile rispetto al western tradizionale” ha annunciato Depp. "L'unica versione di The Lone Ranger che  mi interessa è fare Don Chisciotte dal punto di vista di Sancho Panza" alludendo al ruolo di Depp, quello di Tonto, nativo americano braccio destro del protagonista" rincara Verbinski.

Quanto a Cowboys & Aliens, con Daniel Craig and Harrison Ford, uscirà nelle sale italiane il 5 agosto. “In giro c'è come la paura di affrontare direttamente il genere western, così assistiamo a una quantità di contaminazioni – molti film di fantascienza sono genuinamente western” dichiara il regista Jon Favreau (ad affrontare il tema della mescolanza tra generi sarà a breve Ron Howard, anche produttore di Cowboys & Aliens, con l'adattamento de La Torre Nera di Stephen King, in cui elementi fantasy e horror sono inquadrati in un paesaggio e nelle atmosfere tipiche del western).

“Ma io credo che il pubblico sia pronto ad ascoltare di nuovo storie classiche e semplici. Uno dei motivi per cui True Grit è così meraviglioso”. E aggiungeremmo, c'è anche un'altra strada possibile: quella di certo cinema indipendente, come in Meek's Cutoff di Kelly Reichardt, che rielabora i canoni del western in modo originale senza per questo sconfinare necessariamente in varianti postmoderne. Secondo Favreau, è il momento per le nuove generazioni di aprirsi a una grande tradizione narrativa di cui hanno poca conoscenza: giovani americani affamati di entertainment che però non hanno alcun ricordo di Gli Spietati o Sentieri Selvaggi. 
 

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