HOME CINEMA: "Dead End", di Jean-Baptiste Andrea e Fabrice Canepa

Arriva direttamente in DVD un interessante film che, puntando sulla semplicità narrativa, su uno stile scevro da inutili virtuosismi e su una giusta mescolanza di suspence e ironia, rievoca atmosfere di un cinema semplice ma genuino. Distribuisce l'interessante One Movie

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DEAD END

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(id.)


REGIA: Jean-Baptiste Andrea e Fabrice Canepa


SCENEGGIATURA: Jean-Baptiste Andrea e Fabrice Canepa


PRODUZIONE: James Huth & Gabriella Stollenwerck


FOTOGRAFIA: Alexander Buono


INTERPRETI: Ray Wise, Alexandra Holden, Lin Shaye, Mick Cain, Amber Smith


MUSICHE: Greg De Belles


DURATA: 80'


ORIGINE: Francia, 2002


DISTRIBUZIONE: One Movie


FORMATO VIDEO: Dvd noleggio e vendita


DVD EXTRA: Trailer; galleria fotografica


AUDIO: Italiano DTS e Dolby Digital 5.1; inglese Dolby Digital 2.0


SOTTOTITOLI: italiano


FORMATO: widescreen 1.66:1

Accanto alle più quotate uscite dedicate ai vari blockbuster del caso, il mercato del dvd continua a offrire interessanti esempi di cinema inedito, dedicato a spettatori curiosi. E' il caso di film come questo Dead End, distribuito dalla One Movie, un marchio affiliato al più celebre Dvd Storm (il sito infatti è lo stesso www.dvdstorm.it), che sta sfornando una ragguardevole mole di titoli, fra i quali vale la pena menzionare anche Avalon di Mamoru Oshii e GoJoe di Sogo Ishii.


La vicenda vede protagonista una tipica famiglia americana, in viaggio per raggiungere i parenti in occasione del Natale. Il padre (interpretato dal Ray Wise di Twin Peaks e Jeepers Creepers 2) ha però l'idea di sfruttare una scorciatoia che si avventura fra i boschi, una mossa avventata che diviene l'inizio di una macabra vicenda. Infatti, complice una donna vestita di bianco e una minacciosa auto nera, qualcosa di misterioso inizia a decimare i malcapitati viaggiatori. Come si può notare il plot segue direttrici non particolarmente originali e, oltre al rischio del "già visto", corre anche quello di risultare troppo semplice per riuscire a sostenere l'intera durata del film. I due registi e sceneggiatori Jean-Baptiste Andrea e Fabrice Canepa, però, non incorrono in questi errori e riescono, anzi, a tenere desta l'attenzione dello spettatore dimostrando un genuino amore per la materia.


Così, fin dai primi minuti, le atmosfere restituiscono sensazioni affini a quelle suscitate da serie cult come Ai confini della realtà e la vicenda riesce ad alternare toni più leggeri ed ironici a momenti in cui la suspence e l'Horror la fanno da padroni (la prima apparizione dell'auto nera è da antologia).

Proprio in virtù del buon controllo che hanno sulla storia, i due registi riescono a far sì che questa mescolanza di toni non diventi mai meccanica e così la storia si mantiene bene sul doppio binario, veleggiando in un limbo fiabesco che affascina e intriga. Inoltre la scarsezza di mezzi, lungi dal rivelare un eccezionale talento visionario (non siamo dalle parti di Sam Raimi, insomma), spinge i due registi a giocare con il fuoricampo, "costringendo" lo spettatore a dover aggiungere qualcosa per visualizzare gli orrori e il frutto dei massacri perpetrati dai nemici: una sensazione che si rifà al gotico classico e che il cinema moderno, basato sull'ossessione per l'effetto speciale, sembrava aver smarrito.


In fondo la direzione è accorta anche nell'utilizzo di uno stile asciutto, quasi sempre scevro dai fastidiosi virtuosismi che nel recente cinema francese sembrano obbligati. Il finale, come vuole la tradizione e la recente moda di questi filoni, è a sorpresa, un pedaggio che forse costituisce una piccola debolezza per il film, un voler ossequiare troppo il genere, ma in fondo anche l'unica conclusione plausibile per non disintegrare l'impianto della vicenda con macchinose spiegazioni.


In definitiva un piccolo gioiello, che riesce laddove non ci avevano convinto esempi affini, come il neozelandese The Locals di Gregg Page (inedito in Italia, dove si è visto soltanto in ambito festivaliero) e il corto italiano Deadline di Massimo Coglitore.


Il dvd della One Movie, infine, è ben curato nel video e offre una ricca dotazione audio. Meno intriganti gli extra, ma in casi come questi è la possibilità di vedere il film a costituire la maggiore soddisfazione per lo spettatore.

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