HOME CINEMA – Dendoh

La prima serie robotica ad approdare in Rai dopo decenni è un tentativo accattivante di recuperare l'entusiasmo genuino e l'azione a tutto tondo che caratterizzava i primi cartoon del genere. In dvd per Dynamic Italia

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GEAR FIGHTER DENDOH
(Gear Senshi Dendoh)
IDEAZIONE: Hajime Yatate
REGIA: Mitsuo Fukuda
CARACHTER DESIGN E DIREZIONE DELL'ANIMAZIONE: Hisayuki Hirokazu
PRODUZIONE: Tv Tokyo, Yomiko Adv. Inc, Sunrise Inc.
DURATA: 25' circa (38 episodi raccolti in 9 DVD)
ORIGINE: Giappone, 2000
DISTRIBUZIONE: DynIt Srl, Bologna
FORMATO VIDEO: DVD vendita
EXTRA DVD 1: Breve filmato sulla realizzazione della sigla italiana cantata dai "Raggi Fotonici"; schede personaggi (Hokuto Kunasagi e Ginga Izumo); Sigle di coda originali dei primi cinque episodi; sigla di coda senza crediti dei primi cinque episodi; Dynit Trailers; box cartonato per raccogliere i 9 DVD
AUDIO: Dolby Digital Surround 2.0 in italiano e giapponese
SOTTOTITOLI: italiano
FORMATO: 4:3 (1.33:1)

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In attesa che l'autunno riporti in tv le annunciate 'vecchie glorie', è la Dynamic Italia (o Dynit come si chiama ora) a compiere l'impresa di far tornare in Rai una serie robotica. Peraltro la scelta si dimostra lungimirante dal momento che Gear Fighter Dendoh (in tv L'invincibile Dendoh), ultima creazione della "casa dei robot" Sunrise, cerca di pescare nel pubblico degli spettatori giovanissimi, strizzando vistosamente l'occhio anche ai fans di vecchia data. Siamo infatti di fronte a un tentativo di ricreare le atmosfere dei primi anime del genere, non privo di una buona dose di furbizia, ma comunque alieno da pretestuosi alibi intellettuali e metacritici.


La Terra è così nuovamente preda di invasori alieni (i meccanici Gulfer) ai quali si oppone un colosso d'acciaio, Dendoh appunto, pilotato da due giovanissimi studenti, Hokuto e Ginga, in un tripudio di scontri spettacolari e armi elettroniche. Diversamente dalla problematicità delle serie di Go Nagai, che, attraverso la rivoluzione di Gundam, hanno poi generato l'ultima deriva di Evangelion, l'obiettivo palese è dunque quello di ispirare divertimento nello spettatore, attraverso una formula narrativa semplice, azione al massimo dei giri, inverosimiglianze scientifiche e tante piccole citazioni. La fisicità del mecha design (con un robot massiccio impegnato in combattimenti corpo a corpo con i nemici) implementa lo spasso, rimandando ai primigeni esempi di Super Robot 28 o del divertente Trider G-7 (quest'ultimo peraltro prodotto nel 1980 sempre dalla Sunrise).


L'animazione è estremamente spettacolare e gli effetti digitali convivono a perfezione con i disegni, creando un connubio visivamente appagante, esaltato da una colorazione vivace e da un ritmo serrato che rende ogni episodio molto denso. La scelta delle inquadrature sottolinea inoltre la componente ludica, riflettendo sullo spettatore una sensazione di euforica vitalità. Al fondo c'è poi una classica morale edificante, con i due protagonisti che, fra una lite e l'altra, devono imparare a convivere nel difficile ruolo di piloti alla pari, scelti da un robot che ha fiutato nei loro cuori le caratteristiche in grado di renderli degli eroi credibili. Un onore che diventa un dovere da rispettare e che fornirà ai due l'occasione di crescere. Come si può notare, l'astuzia dei produttori sta nel ricalcare consapevolmente il già visto, e il fan bendisposto lascia volentieri che le ragioni del cuore e della nostalgia prevalgano, riscoprendo un sapore antico.


L'edizione nostrana, da parte sua, cerca di rispettare la continuità con il passato, innanzitutto attraverso una sigla in italiano (curiosamente assente nel dvd dove è presente solo un extra ad essa dedicato) nella quale è stato coinvolto Doug Meakin, leader dei Superobot (gruppo responsabile di sigle cult quali Il Grande Mazinga, Daltanious, Babil Junior). E poi con un doppiaggio che riscopre a sua volta il sapore delle armi in italiano urlate a squarciagola, dopo un lustro di totale e ossessiva fedeltà ai nomi originali inglesi che, francamente, aveva disperso un po' il divertimento, senza aggiungere niente alla comprensibilità dell'opera. I filologi che già hanno espresso la loro perplessità possono comunque consolarsi con i sottotitoli fedeli ai nomi originali (con Data Weapon anziché Armi Elettroniche), scelta che senz'altro preferiamo alla creazione di un secondo doppiaggio 'purista', il quale avrebbe inciso non poco sul prezzo finale. A dirigere il cast di voci troviamo inoltre il direttore di produzione della DynIt, Fabrizio Mazzotta (già voce di Mizar in Goldrake), e Massimo Corizza (il Daigo di Gordian) che garantiscono la continuità con la tradizione. La qualità video del dvd, infine, è ottima, e restituisce ai colpi di Dendoh tutta la spettacolarità voluta dai suoi creatori.

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