Se il Mistuhashi di Due come noi o l'Hanamichi Sakuragi di Slam Dunk decidessero di abbandonare l'hobby delle risse per darsi all'insegnamento professionale nelle scuole, cosa succederebbe? Una divertente risposta può essere fornita dalla serie G.T.O. – Great Teacher Onizuka, basata sull'omonimo, fortunato, manga di Tohru Fujisawa, realizzata nel 1999. La storia vede infatti protagonista Eikichi Onizuka (con "Oni" che vuol dire "demone"), teppista di provincia che, finita la scuola, decide di seguire l'esempio dell'amico Ryuji e di trovarsi un lavoro: dal momento che questa intenzione non pregiudica la voglia di assumersi qualsivoglia responsabilità, Onizuka decide di diventare insegnante, attirato unicamente dai pregi che, a suo dire, questa professione presenta. Primo fra tutti la possibilità di essere perennemente circondato da studentesse giovani e carine… Dopo un fortunato periodo di tirocinio, Onizuka finisce così all'istituto privato Seirin (nome che rimanda al celebre Gigi la trottola), dove si ritrova ad accudire la classe più difficile della scuola, e dove attira le malevole attenzioni del vicedirettore Uchiyamada, insegnante integerrimo che considera feccia da disprezzare i ragazzi fuori dagli schemi. Ma il nostro non si perderà mai d'animo…

Smaniosi di cavalcare l'onda prodotta dal manga di Fujisawa, i produttori hanno deciso di affidare la realizzazione della serie al prestigioso Studio Pierrot, noto per l'eleganza dei suoi disegni, sperimentati in celebri storie di maghette (a tal proposito nella stanza di uno degli studenti di Onizuka, il timido Yoshikawa, compare una gigantografia dell'Incantevole Creamy). Gli animatori però hanno dovuto ridimensionare la leziosità dello "stile Pierrot", adeguandosi al ritmo frizzante imposto alla serie dall'ingombrante personaggio, mediante un tratto più spigoloso e saettante: il risultato appare discontinuo, ma piacevole (il vertice comunque è rappresentato dalla bicromatica sigla di testa). Il merito maggiore, in ogni caso, sta nelle divertenti sceneggiature, che riescono a regalare momenti "scorrettamente" spassosi, non disgiunti da altri più delicati e intimisti. Quando si parla di scuola in Giappone si è infatti costretti ad affrontare una realtà classista e difficoltosa: Onizuka, con la sua irruenza, si pone così come l'unico elemento "puro" (poiché genuino e privo dei preconcetti instillati negli altri dal conformismo) in un mondo meschino, e si ritrova in più di una occasione a dover raddrizzare dei torti, sebbene con metodi poco ortodossi.

Un prodotto piacevole, che la Dynamic propone oggi al pubblico italiano: da tempo è già iniziata la trasmissione televisiva su MTV, viziata comunque da alcune lievi censure, purtroppo indispensabili per lasciare passare la serie attraverso le strette maglie dei codici censorei nostrani. L'edizione DVD invece è giustamente integrale, e poco importa se il cartoon è proposto senza particolari bonus (gli extra sono di scarsa rilevanza e l'audio è in stereo, ma una storia del genere non rendeva necessario il multicanale). La fascetta dal canto suo si allontana dagli standard poveri di alcune recenti produzioni della casa bolognese (Eat-Man, Cowboy Bebop) e si presenta completa di credits e cast dei doppiatori (quest'ultimo però con alcuni errori, fortunatamente non presenti nel più dettagliato pieghevole, interno alla confezione). Il vero problema però sta nel doppiaggio italiano (causa la scelta poco opportuna di Massimo De Ambrosis come voce del protagonista), che non riesce a riprodurre adeguatamente i toni sovraeccitati e irresistibili della versione giapponese (basta confrontare le due tracce audio).

Pur con queste riserve si tratta in ogni caso di un prodotto raccomandabile, presentato con un'immagine luminosa, frutto di un master molto recente: in allegato al primo DVD, infine, c'è un box cartonato per raccogliere elegantemente tutti e 9 i volumi.