HOME CINEMA – Harlog Saga

Per il pirata spaziale inventato da Leiji Matsumoto Ë tempo di nuove avventure nelle sconfinate distese del cosmo, minacciato da una guerra che coinvolge gli dei del Walhalla. Una affascinante rilettura del ciclo wagneriano, ispirato ai miti germanici, in una confezione non esente da difetti

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HARLOCK SAGA – L'ANELLO DEI NIBELUNGHI: L'ORO DEL RENO

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(Harlock Saga – Niebelung no Yubiwa: Rhine no Ogon)


REGIA: Yoshio Takeuchi, Minoru Ohara, Yuji Himaki


AUTORE ORIGINALE: Leiji Matsumoto


SOGGETTO: Megumi Hiyoshi


PRODUZIONE: Bandai Visual81 Produce


DURATA: 6 episodi da 26' circa


ORIGINE: Giappone, 1999


DISTRIBUZIONE: Dynamic Italia, Bologna


FORMATO VIDEO: DVD vendita


EXTRA DVD1: Episodio pilota, sigla di testa atto 1 senza crediti, sigla di coda atto 1,2,3 senza crediti, schede personaggi, scheda "Un nuovo abito per gli eroi di Matsumoto", Breve sinossi dell'Anello dei Nibelunghi, Art Gallery, Trailer italiano, Dynamic Italia Trailers


AUDIO: Dolby Digital Stereo 2.0 in italiano e giapponese


SOTTOTITOLI: italiano


FORMATO: 4:3 (1.33:1)

L'operazione di recupero del proprio universo mitico, compiuta da Leiji Matsumoto negli ultimi lustri, passa per miniserie come questa, una rilettura spaziale del ciclo de "L'anello dei Nibelunghi", realizzato da Richard Wagner fra il 1854 e il 1871. Già in origine, infatti, il personaggio di Capitan Harlock riecheggiava il Sigfrido germanico, senza contare che il nome dell'aliena Mime (Met nell'edizione italiana della prima serie animata) rappresenta l'omaggio più macroscopico ai miti omaggiati dal grande compositore. L'operazione di ritorno alle origini appare inoltre manifesta se si considera come venga qui rinarrato l'incontro fra Capitan Harlock e il giovane Tadashi Daiba, dal quale prendeva le mosse la storica serie del 1978.


La storia ha inizio quando Alberich della stirpe dei Nibelunghi ruba l'oro del pianeta Reno per forgiare un anello in grado di nuocere agli dei del Walhalla, il mondo che gravita nel centro dell'universo e sul quale governa il sommo Wotan/Odino. Harlock si ritrova coinvolto in questo titanico scontro, che minaccia di far implodere l'intero cosmo, e, come sempre, si ritrova a incarnare la ragione degli inascoltati, costretti fra l'arroganza di posizioni egualmente disumane. Alberich, infatti, smanioso di vendicare la sua stirpe, da millenni costretta sotto il giogo oppressivo degli dei, rappresenta la violenza dissennata, agitata dall'odio atavico che porta alla distruzione totale. Odino, invece, è l'ultimo rappresentante di quella stirpe dominante giustamente invisa all'autore perché rea di crogiolarsi nella beatitudine della propria onnipotenza, disinteressandosi delle forme di vita che abitano gli spazi invisibili dell'universo.


La coerenza tematica di Matsumoto e l'estrema attualità delle sue tesi sono quindi gli elementi che più entusiasmano chi si accosta a un'opera tutt'altro che esente da difetti: il character design poco accattivante e le animazioni alquanto statiche, unitamente a una regia che si perde sovente dietro barocchismi un po' sterili, abbassano infatti il potenziale dell'insieme. Per contro giova certamente il tono solenne ed epico conferito dalle immortali melodie wagneriane, che incorniciano ogni passaggio della vicenda. E alcune sequenze, come l'assalto di Alberich al Walhalla, accompagnato dalle note della "Cavalcata delle Valchirie" lasciano il segno.


Parimenti ambigue sono le impressioni suscitate dall'edizione in DVD della Dynamic Italia: il bel cofanetto americano (che raccoglieva tutti e 6 gli episodi) ha infatti lasciato spazio a due volumi con una qualità video viziata da fastidiosi difetti di compressione nelle scene buie e una codifica audio in semplice stereo che valorizza poco l'impatto sonoro, fondamentale in un'opera come questa.


Il finale della storia è comunque aperto e lascia sperare che Matsumoto prosegua nel suo progetto abbracciando anche gli altri tre capitoli della saga wagneriana, "La valchiria", "Sigfrido" e "Il crepuscolo degli dei".

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