Lupin III, nipote immaginario dell'Arsène creato da Maurice Leblanc (e non meno abile del nonno) è uno dei personaggi più celebri dell'animazione giapponese: la sua fama dura ormai da trent'anni e si è articolata attraverso tre serie televisive e svariati lungometraggi che hanno invaso tanto il piccolo che il grande schermo e grazie ai quali tuttora il pubblico può seguire le sue nuove avventure. Accompagnato dall'abile pistolero Jigen, dall'ascetico Goemon, dalla procace e doppiogiochista Fujiko e sempre inseguito dall'Ispettore Zenigata, Lupin torna oggi nei negozi con una breve selezione dei suoi film curata dalla DynIt. In attesa di occuparci più diffusamente del personaggio e dei registi che hanno dato vita alle sue avventure animate (fra i primi anche Hayao Miyazaki) ci limitiamo per il momento ad analizzare tre titoli del pacchetto proposto dalla label bolognese.

E' bene precisare che Lupin III è stato creato dall'autore Monkey Punch per una serie a fumetti dalla quale i cartoons si sono discostati non poco; dal momento che la regia di Dead or Alive, sesto film cinematografico dedicato al personaggio (passato in tv come Trappola mortale), è stata affidata proprio a Punch, risulta interessante vedere come l'autore abbia agito nei confronti di una saga ormai forte di una vita propria. E infatti il regista ha operato nel rispetto della continuità con la tradizione animata, onorando le caratteristiche ormai codificate del gruppo, ma restituendo allo storico nemico di Lupin, l'ispettore Zenigata, una credibilità e un carisma che lo rende un'intrigante figura 'nera'. La storia vede Lupin impegnato a rubare il tesoro dell'immaginario regno di Zufu, protetto da un meccanismo che fa uso di nanotecnologie e che in virtù di questo risulta insuperabile. Per riuscire nell'impresa Lupin è così costretto a scontrarsi con il generale Cacciateste, usurpatore del trono di Zufu: la storia procede in maniera un po' complicata, intrecciando ragioni politiche, ragazze in pericolo e inseguimenti mozzafiato. L'occhio di Punch segue l'azione con molti virtuosismi, e trova la sua più alta espressione nel duello finale fra i due antagonisti, quando le nanomacchine si scatenano: un tour de force stilistico che ammalia anche in virtù di un'animazione molto curata. Il dvd è di ottima fattura dal versante audio/video: dispiace per la mancanza degli extra, che in occasione di un'opera curata dall'autore del personaggio sarebbero stati i benvenuti.

Per una curiosa coincidenza, anche ne Il mistero della carte di Hemingway (secondo special televisivo a lui dedicato), Lupin si ritrova coinvolto in uno scenario da guerra civile. Impegnato nella ricerca del racconto postumo di Hemingway (nel quale lo scrittore descrisse la via per un favoloso tesoro), il celebre ladro si ritrova così a coprire il ruolo del terzo incomodo fra due fazioni in guerra sulla lontana isola di Colcaca. Gli inseparabili compagni Jigen e Goemon per una volta non sembrano voler tenere fede ai loro ruoli, coinvolti come sono in faccende personali e così Lupin dovrà anche lavorare sodo per convincerli a riformare la squadra. Il tono di quest'avventura vira decisamente sul farsesco, anche se la regia del grande Osamu Dezaki (Lady Oscar, Rocky Joe, Remì) piega volentieri la storia a una visione satirica del potere, dove i leader delle due fazioni in campo (il dittatore Carlos e il capo dei ribelli Consaco) sono paritetici nella loro brama di dominio: il momento clou li vede dunque uniti in uno squallido dibattito televisivo, degno di una puntata di "Porta a porta". Il ritmo del film, comunque, non risulta del tutto indovinato, dando a tratti l'impressione di una storia che gira a vuoto per raggiungere la durata di un'ora e mezza. L'immagine del dvd è di buon livello (il confronto con il trailer può rendere conto della bontà del restauro), mentre il doppiaggio televisivo sente il peso degli anni e perde il confronto con la traccia audio originale.

Dezaki si ritrova a svolgere il compito di capo regista anche nell'altro special televisivo Alla ricerca del tesoro di Harimao (in tv Chi trova Lupin trova un tesoro, settimo della serie). A parer di chi scrive questo è il miglior titolo della triade qui in analisi. La storia, infatti, corona un sogno proibito di ogni fan, mettendo l'uno contro l'altro nientemeno che Lupin e…. James Bond! O meglio, l'anziano Sir Archer che, nell'immaginazione degli autori, avrebbe ispirato Ian Fleming per il suo celeberrimo agente segreto e che di certo è assolutamente degno dello stesso. Come terzo incomodo troviamo anche un gruppo di neonazisti che sembra uscito da un film di John Landis.

L'avventura inizia con il crollo dell'Eurotunnel situato sotto il canale della Manica e si dipana poi attraverso più continenti, alla ricerca del tesoro citato nel titolo, con un ritmo scoppiettante e un umorismo indovinato che rende il tutto assolutamente irresistibile. Anche in questo caso la qualità del dvd si assesta su livelli più che buoni, nonostante la mancanza di extra.

Tutti i film sono presentati nel corretto formato televisivo o cinematografico e vedono Lupin doppiato sempre dal grande Roberto Del Giudice, che da più di vent'anni è la voce italiana del personaggio: caso più unico che raro nel nostro paese, e dunque meritevole di menzione.