HOME CINEMA – In DVD "Il patto dei lupi", di Christophe Gans

E' uno dei film più belli e originali della stagione, curiosamente non inserito da nessuno nelle classifiche dei film dell'anno. Arriva ora nella versione home video in un DVD straordinario, con oltre due ore di contenuti speciali. Come ha detto il suo autore, Christophe Gans "con il DVD il film diventa un mostro mutante"…

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E' stato uno dei film-sorpresa della stagione, con i suoi 5 miliardi delle vecchie lire di incassi qui in Italia (dopo i successi in Francia e nel resto del mondo), che per un film che appare commercialmente "marchiato" dal genere horror non è certo poco, sorpassando pellicole più blasonate come Moulin Rouge, Scary Movie 2 e I perfetti innamorati, per citarne solo alcuni). Ma, in realtà quello che colpisce de Il Patto dei lupi, è proprio la sua incredibile modernità, il suo essere molto di più di un semplice film "di genere", il suo articolarsi in forme e figure narrative assai più stratificate e complesse.

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Christophe Gans non è un cineasta qualsiasi, è un vero appassionato, un maniaco del cinema. E' un grande studioso e conoscitore del cinema fantastico al punto da aver fondato anni fa una rivista specializzata, "Starfix", che è ormai un punto di riferimento per tutti i seguaci del genere.


Ma la sua passione spazia attraverso il cinema americano (il western) quello hongkonghese (il kung fu) ma non disdegna passioni per il cinema erotico e il mélo. Non quindi il cinema d'autore ma quello dei mestieranti, quello prodotto dalle industrie, che siano Hollywood o la fabbrica dei Fratelli Shaw poco importa. Ed ecco che dopo il suo esordio con Crying Freeman Gans si ritrova tra le mani questa storia mitologica e leggendaria della Bestia di Gevaudan, nella Francia prerivoluzionaria. Ma invece di imbastire un classico gioco "solista" del terrore mette su un concerto per "orchestra", architettando una storia dove poter inserire tutto il cinema che ama, sorprendendo di continuo lo spettatore.


Sin dalla prima, spettacolare sequenza, siamo di fronte a qualcosa di insospettato. Vediamo arrivare i due misteriosi cavalieri, dei quali a stento intravediamo gli occhi sotto i baveri alzati, che sotto la pioggia assistono alle violenze di un gruppo di uomini su di un vecchio e una ragazza. Solo uno dei due scenderà da cavallo, affrontando a mani nude tutti gli uomini e abbattendoli uno ad uno con colpi micidiali di arti marziali. Ci si può domandare, ovviamente, cosa c'entri un indiano che combatte come un asiatico in una storia ambientata in Francia nel 1766, ma saremmo già fuori strada, perché Il patto dei lupi è soprattutto un film fantastico, che ama mescolare le carte, i generi, i personaggi. E soprattutto praticare la carta dell'ambiguità. E infatti ad esclusione del solare e "innocente" personaggio di Marianne de Morangias (Emile Dequenne), tutti gli altri appaiono come segnati da un loro possibile "doppio": il mistico Mani (Mark Dacascos), l'indiano amico di Gregoire che non tollera che vengano uccisi i lupi, con i quali invece si trova in perfetta sintonia empatica e simbolica; il cinico Jean Francois de Morangias (Vincent Cassel), sorta di deus ex machina, menomato più dentro che fuori…; la misteriosa dama  in nero Sylvia (Monica Bellucci), che si presenta come sofisticata prostituta per rivelarsi nel finale in tutt'altri panni; e persino il cavaliere Gregoire de Fronsac, illuminista e razionale, tollerante e ricercatore della verità, che alla fine si trasformerà anch'egli in una sorta di "mostro vendicatore".


Insomma Il patto dei lupi mette assieme le atmosfere cupe da tardo medioevo coi bagliori idealistici dell'illuminismo, gioca sul conflitto razionalità/spiritualità, dipana all'interno di una storia tipicamente dell'orrore una storia d'amore conflittuale e irrisolta, scivola lungo le pieghe dell'erotismo attraverso il corpo della Bellucci, mescola personaggi e paesaggi western con la messa in scena di combattimenti degni del miglior cinema di Hong Kong. A tutta questa materia complessa già mostrata Gans aggiunge persino una lettura molto politica della Bestia di Gevaudan (che non vi anticipiamo), dei riferimenti a Egdar Allan Poe (Il seppellimento prematuro), "zombificazioni" con morti che letteralmente ritornano in vita, amori incestuosi, ecc… Il tutto con un punto di vista ben preciso che sembra poter affermare una sorta di "fine della realtà", almeno di quella che è stata storicamente accettata (non a caso il film è raccontato in flashback dal vecchio Thomas d'Apcher, poco prima di essere travolto dalla furia della Rivoluzione), in un mondo dove tutto è diverso da ciò che appare, rappresentato da Gans in un'infinita collezione di specchi, riflessi, che svelano la natura doppia e illusoria di questo reale.


Va detto che il DVD con cui si presenta Il Patto dei  lupi è uno di quelli che davvero riconciliano con il cinema in casa. Gans, che è un appassionato di DVD, ha voluto curare personalmente l'edizione, e appare in più riprese nel secondo disco degli extra a raccontare, spiegare meticolosamente, quasi scena per scena, il suo film. Ci mostra le scene come erano state montate all'inizio, come sono state girate, come poi sono state definitivamente montate nell'edizione finale. Ci racconta il come e perché di ogni inquadratura, cosa voleva raccontare  e le difficoltà nel realizzarla. Ma non basta. Abbiamo informazioni dettagliate sulla leggenda della Bestia di Gevaudan, come è nata l'idea del film, la scelta del cast, come sono stati coreografati i combattimenti, c'è tutto uno speciale sulla realizzazione della Bestia in animatronics, ci sono interviste agli attori, ai tecnici, ovviamente al regista, ci vengono mostrati i bozzetti, frammenti di storyboard, lavorazioni in bluescreen, rielaborazioni in digitale, oltre ai classici trailer e alle schede biofilmografiche. Insomma oltre tre ore di materiali speciali che fanno de Il patto dei lupi senza dubbio uno dei migliori DVD della stagione. Di quelli assolutamente da non perdere.

 
CONTENUTI SPECIALI
  • La genesi
  • Il casting
  • La direzione artistica
  • Gli effetti speciali
  • La creazione della bestia (animatronics)
  • I commenti degli attori e dei realizzatori del film.
  • Oltre 40 minuti di scene tagliate commentate dal regista
  • Dietro le quinte
  • Interviste agli attori, regista e realizzatori del film
  • Trailer cinematografici

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