HOME CINEMA: The Hitcher, di Robert Harmon

Più citato che visto, il cult di Robert Harmon si offre nuovamente al grande pubblico in una bella edizione DVD a due dischi, distribuita da Universal. Un regalo per chi lo ha sempre amato e una sorpresa per chi non lo conosce

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(The Hitcher)


REGIA: Robert Harmon


INTERPRETI: C. Thomas Howell, Rutger Hauer, Jennifer Jason Leigh


DURATA: 91'


ORIGINE: Usa, 1986


DISTRIBUZIONE: Universal


FORMATO VIDEO: DVD vendita


DVD EXTRA (non sottotitolati): commento del regista Robert Harmon; commenti degli interpreti C. Thomas Howell, Rutger Hauer, dello sceneggiatore Eric Red, del direttore della fotografia John Seale, del produttore esecutivo Edward S. Feldman, del compositore Mark Isham solo in alcune scene; teaser trailer; trailer cinematografico originale; filmografie; 7 brani della sceneggiatura (2 riguardano scene assenti nel film); Documentario "How do these films get made?" (circa 38'); due cortometraggi "China Lake" (ca 35') di Robert Harmon e "The Room" (ca 10') di Erik Lieshout e Rutger Hauer con opzione commento dei registi


AUDIO: Dolby Stereo 2.0 in italiano; Dolby Digital 5.1 in inglese; mono in tedesco e spagnolo (la fascetta indica erroneamente anche l'inglese DTS)


SOTTOTITOLI (soltanto per il film): italiano, inglese, spagnolo, portoghese, danese, olandese, tedesco, finlandese, norvegese


FORMATO: 2.35:1 anamorfico


 


 


All'uscita nelle sale The Hitcher destò parecchio scalpore, nonostante si fosse nel pieno di un decennio cinematograficamente (e socialmente) complesso e contraddittorio, certamente prodigo di pellicole fuori dagli schemi. Eppure, sia la critica che il pubblico, alla prova del tempo, dimostrano di non aver creduto fino in fondo in questo film, oggi dimenticato dai più e circoscritto in un ambito di culto che, nel suo caso, fa certamente rima con ghettizzazione: prova ne sia il fatto che l'uscita di questa bella edizione DVD a due dischi avviene ancora una volta nell'indifferenza generale.


Chi dovesse accostarsi al prodotto, dunque, rimarrà certamente sorpreso dalla vitalità di un film che, a distanza di oltre 15 anni, continua a rivelarsi un vero colpo ai nervi. Sorpresa certamente amplificata dalla constatazione che, in seguito, Robert Harmon non è mai più riuscito nemmeno a sfiorare queste vette. In realtà il film nasce da una fortunata congiuntura che ha visto uniti un attore di razza come Rutger Hauer, non ancora svenduto alle logiche commerciali dei direct-to-video che nel decennio successivo lo avrebbero prosciugato di ogni oncia di energia (il suo John Ryder fa impallidire il noioso e aristocratico Hannibal Lecter); un regista alla prima esperienza, attratto dalla gratuità e dall'assurdità dell'orrore, capace di manifestarsi all'improvviso, e attento a sottolineare magistralmente la regressione barbarica dell'uomo moderno allontanato dal contesto urbano e immerso in un paesaggio western la cui solennità sembra quasi cancellare lo spazio e il tempo (nel DVD peraltro è presente il primo cortometraggio di Harmon, China Lake, dove, su uno scenario non dissimile da quello di The Hitcher, a compiere le nefandezze del caso è nientemeno che un poliziotto); e infine uno sceneggiatore arguto come Eric Red, specializzato nel tratteggiare psicologie complesse all'interno di nuclei parafamiliari destinati inevitabilmente a deflagrare senza pietà: la relazione/rispecchiamento fra il maturo Ryder e il giovane Jim Halsey, allievo suo malgrado della violenza profferta dal killer, è infatti sfocata quanto basta per assumere valenza archetipica. Il tutto dà vita a un monster-movie ossessivo e lacerante (ciascuno cerchi pure i refenti che vuole, da La belva dell'autostrada di Ida Lupino a Duel di Spielberg), dove il gusto dell'assurdo è sempre subordinato ad atterrire lo spettatore in ogni modo possibile (anche con colpi allo stomaco).


Un capolavoro, omaggiato da un'edizione DVD molto ricca, approntata da Canal + e Kinowelt per il mercato europeo (da noi distribuisce Universal, in Inghilterra è uscito per la Monumentum) e impreziosita da extra prestigiosi, sebbene totalmente privi di qualsiasi sottotitolo. In particolare va rimarcato il bel documentario "How do these films get made?" (realizzato da Jorg Bauer, che ci dimostra come in Germania la cinefilia sia tenuta in considerazione molto più che nel nostro paese), con le interviste ai realizzatori, dove è spiegata la genesi del progetto e vengono rivelati divertenti aneddoti: particolarmente gustosa la polemica relativa al presunto – e inesistente – footage con lo smembramento a vista di Jennifer Jason Leigh. Un'edizione da collezione che, finalmente, restituisce visibilità (oltreché dignità) a un cult sinora maltrattato dall'Home Video (la vecchia VHS Multivision era inguardabile) e dalla tv, che non lo trasmette da molto tempo.


 

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