HORROR & SF – Smash Cut

smash out
Presentato fuori concorso al Ravenna Nightmare Film Festival, un ludico e piacevole horror di puro intrattenimento, con David Hess e Michael Berryman; una riflessione scatenata, citazionista e autoreferenziale sul cinema di genere, e sul potere occulto dell'Arte che spesso perde i suoi confini per scivolare tra gli incubi della realtà

 

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David Hess e Sacha Grey in Smash CutDal 26 al 31 ottobre si è svolta l'edizione 2010 del Ravenna Nightmare Film Festival. Giornate positive e appassionanti, condite da film di buona qualità e da una folta presenza di pubblico, e accompagnate dalle coraggiose scelte compiute dal direttore artistico Franco Calandrini e dall'organizzatore Alberto Bucci. Quest'anno, infatti, hanno cercato di presentare opere il più possibile diversificate, pronte spesso ad allontanarsi dai canoni classici dell'horror per esplorare tutte le strade dell'inquietudine esistenziale, attraverso sentimenti di solitudine, perdita, dolore, rabbia e vendetta.

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Tra i film che si sono distinti per l'adesione formale e narrativa all'horror puro, ci piace in particolare citare in questa sede Smash Cut, diretto dal canadese Lee Demarbre: uno scatenato slasher autoparodistico e ultracitazionista, interpretato da volti più che noti agli appassionati, da David Hess (L'ultima casa a sinistra, La casa sperduta nel parco) a Michael Berryman (Le colline hanno gli occhi, La casa del diavolo), passando per Sasha Grey (celebre pornostar) ed Hershell Gordon Lewis, padre putativo del genere splatter, presente con un gustoso cameo.
 
La trama vede al centro dell'attenzione un regista di film horror, Able Whitman, depresso a causa delle stroncature ricevute dal suo ultimo film Terror Toy, massacrato dalla critica e snobbato dagli spettatori. Una sera, per affogare la delusione, Whitman va in uno strip club, e cerca la compagnia di una spogliarellista; i due, però, hanno un incidente d'auto, e lei muore sul colpo. L'uomo non sa come liberarsi del cadavere, e decide di usarne i pezzi per il suo film successivo, al posto dei soliti manichini troppo finti e artefatti, così da aumentare l'effetto-verità della messinscena. L'appetito però vien mangiando, e l'idea scatena la follia di Whitman, che da lì in poi inizia una irrefrenabile corsa di morte, cominciando a vendicarsi di chi lo ha denigrato, e uccidendo chiunque gli capiti sotto tiro pur di procurarsi altro sangue fresco.
 David Hess in Smash Cut
Smash Cut è puro meccanismo metalinguistico, una riflessione ludica sul cinema horror come esorcismo della realtà, e una benevola critica dell'ossessione per la gloria che colpisce tanti artisti incapaci di separare il lavoro dalla vita, inciampando sul pericoloso confine tra verismo e finzione. Girata su toni di volta in volta divertiti e grotteschi, graffianti ed esagitati, la pellicola di Demarbre, nella sua linearità di facile assimilazione, si lascia apprezzare per la capacità di non prendersi troppo sul serio, e raggiungere lo scopo prefisso senza perdersi in inutili ridondanze e sovrabbondanze.
Durante la visione del film si ride, ci si immerge in cospicue dosi di gore, ci si rilassa, si scovano citazioni e ammiccamenti, e si ha la sensazione di un prodotto onesto e umile; un giochino innocuo e privo di fantomatiche ambizioni autoriali, un Grindhouse ancora più fanciullesco ed efficace, un Oscar insanguinato ad alta gradazione emoglobinica, che ci ha convinto senza riserve.
Giusto sottolineare, infine, le interpretazioni degli attori, uomini di culto che tanti anni dopo i loro principali successi sanno ancora rimettersi in scena con classe: su tutti, un David Hess gigioneggiante come non mai, e un Michael Berryman imparruccato e inappuntabile. Niente male nemmeno la simpatica Sasha Grey, passata dal porno alle produzioni mainstream, che non si spoglia ma legge l'Amleto, e riesce ad apparire credibile: una rivelazione.
Improbabile che il film possa mai uscire in Italia, ma si trova in vendita il Dvd americano.
 
In chiusura, la viva speranza che il Ravenna Nightmare possa resistere e proseguire ancora per tanti anni, essendo ormai uno dei pochissimi festival di genere sopravvissuti allo sfacelo culturale di un paese alla rovina, che spreca tonnellate di soldi per i grandi eventi mediatici, e uccide le piccole manifestazioni organizzate con passione e vero spirito cinefilo.
 
 
Smash Cut – TRAILER
 

 
Se rimosso, visibile anche qui o sul sito ufficiale

 

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