"Hotel Bau", di Thor Freudenthal

Hotel bau

Una commedia dolce e frizzante, perfetto connubio tra film per bambini e cinofili di ogni età. Tratta dall’omonimo Hotel for dogs, libro per ragazzi degli anni ’70, segna l’esordio alla regia di Thor Freudenthal, già nel team creativo di Stuart Little.

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Hotel bau

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Poco dopo l’uscita italiana di Beverly Hills Chihuahua, la Dreamworks sfida l’eterna rivale a colpi di live action, portando in sala la favola urbana di uno scatenato gruppo di trovatelli a quattro zampe.
Portato in auge dalla Disney negli anni ‘60/’70 con classici come Quattro bassotti per un danese, il genere ha solitamente per protagonista una banda di teneri cuccioli pronti a far breccia nel cuore degli umani di turno, e autori di una miriade di spassosi disastri che conducono lo spettatore, tra tante risate e qualche lacrimuccia, dritto fino all’happy end.
La storia dei fratellini Andy e Bruce segue il copione alla perfezione: da anni in cerca di famiglia, i due vengono affidati ad una coppia di irascibili rockettari decisamente poco inclini a far loro da genitori. Meglio allora ripiegare sulla loro occupazione preferita: trovare espedienti per sfamare un vorace meticcio di nome Venerdì, che hanno cura di tenere ben nascosto agli adulti. Proprio quando stanno per essere scoperti, si imbattono però in un hotel abbandonato che diventa in quattro e quattr’otto un rifugio di lusso per i randagi della città, e quanto di più simile ad una casa i due fratellini abbiano mai conosciuto.
Una formula rodata che, oltre all’incasso al botteghino, offre lo spunto per parlare d’amore, rappresentato nella fattispecie dalla ricerca universale di un porto sicuro cui fare ritorno. Allestendo un rifugio per i trovatelli, i due piccoli protagonisti creano infatti con le proprie mani la casa dolce casa che hanno sempre desiderato: poco importa quanto sui generis sia la famiglia che la abita, ciò che conta è che a legare i suoi membri sia un affetto sincero.
In quest’oasi di pace e amore, dove la fantasia dei bambini prende forma assieme ai loro desideri, vengono accolti tutti, senza riguardo per razza, età o handicap: tramite la solidarietà con le povere bestiole, i fratellini, anche loro “randagi” senza meta, diventano genitori di decine di cuccioli abbandonati, riscattando così quel bisogno d’affetto che affligge loro per primi, perfettamente in linea con quel no stray gets turned away riportato nel sottotitolo inglese.  
Fiabesco esordio alla regia del tedesco Freudenthal, già nel team creativo di Stuart Little, il film continua dunque una tradizione consolidata, che fa appello a quel sodalizio tra buoni sentimenti ed umorismo genuino di cui il pubblico mainstream sembra non essere mai sazio.
 
Titolo originale:Hotel for Dogs
Regia: Thor Freudenthal
Interpreti: Emma Roberts, Jake T. Austin, Lisa Kudrow, Kevin Dillon, Kyla Pratt
Distribuzione: Universal
Durata: 100’
Origine: USA/Germania, 2009 
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