Hunger Games: Il canto della rivolta – Parte 2, di Francis Lawrence

Il capitolo conclusivo della saga di Suzanne Collins esaspera i toni cupi e pessimistici del film precedente, offrendoci una parabola sul potere e una riflessione sulla pervasività dei media

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Il capitolo conclusivo della saga di Suzanne Collins mantiene ed esaspera i toni cupi e pessimistici che contraddistinguevano Il Canto della Rivolta: Parte 1, confermando l’intento di far volgere le vicende della Ghirlandaia Imitatrice verso una parabola sul potere e sull’impossibilità di sconfiggerlo definitivamente.

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Per questa resa dei conti ritroviamo una disillusa Katniss Everdeen, ossessionata dall’idea di porre fine allo spargimento di sangue eliminando il presidente Snow ed espugnando Capitol City. Per raggiungere i suoi scopi, accetta l’utilizzo della sua immagine di simbolo e icona della rivolta anche da parte dei ribelli, entrando a far parte della “Star Squad”, la squadra di “stelle” (i vincitori dei precedenti Hunger Games), che si muove nelle retrovie dell’assalto, ripresa dalla telecamera della regista Cressida (Natalie Dormer).

Mantenendosi fedele al punto di partenza, il finale della saga non punta tramite Katniss alla creazione di un mito, ma sulla messa in mostra dei meccanismi mediatici di spettacolarizzazione e strumentalizzazione, e lo fa costruendo a maestria una sorta di impasto – rivisitazione in chiave “pop” di elementi sparsi tra reality e divismo hollywoodiano e le visioni di morte e distruzione da telegiornale e cronaca internazionale.

jennifer lawrence e liam hemswoth in hunger games il canto della rivolta parte 2Rimangono alla regia Francis Lawrence e alla sceneggiatura Peter Craig e Dennis Strong, che a discapito della spettacolarità di Hunger Games e Hunger Games: la ragazza di fuoco diretti da Gary Ross, proseguono con le atmosfere dark e i ritmi di attesa del capitolo precedente. L’action a tratti diventa horror, come nella lunga e inquietante scena di inseguimento tra i cunicoli fognari di Capitol City, girata nel buio quasi totale fino all’esplosione della violenza e l’incombere dei mostri, ossia gli esperimenti da laboratorio creati dal presidente Snow.

L’unico scopo è la sopravvivenza all’orrore della guerra, ed in questo lo spirito è lo stesso di quello del punto di partenza, l’intento non è quello della consacrazione finale, non ci sono “super eroi”, e Katniss Everdeen è un’eroina stanca e costantemente ferita, che tenta di smarcarsi dai meccanismi di palazzo. Bella la rappresentazione del potere e della ciclicità del male, rappresentati come un mostro mitologico, una sorta di Idra che si auto alimenta per rinascere più forte.

Titolo originale: The Hunger Games: Mockingjay Part 2
Regia: Francis Lawrence
Interpreti: Jennifer Lawrence, Josh Hutcherson, Liam Hemsworth, Julianne Moore, Elizabeth Banks, Jena Malone, Jeffrey Wright, Stanley Tucci, Woody Harrelson, Philip Seymour Hoffman, Donald Sutherland, Wes Chatham, Elden Henson
Distribuzione: Universal Pictures
Durata: 137′
Origine: Usa 2015

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