I Film della Critica dei mesi di Ottobre/Novembre

Ecco i titoli in uscita nei mesi di Ottobre e Novembre nelle sale italiane designati quali “meritevoli” dal Sindacato Nazionale Critici

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Il Sindacato Nazionale dei Critici Cinematografici Italiani (SNCCI) ha individuato, tra le opere in uscita nelle sale italiane nel periodo Ottobre/Novembre, quelle meritevoli di attenzione, inserendole nella lista mensile dei “Film della Critica”.
Ai seguenti lungometraggi, sono state addotte tali considerazioni critiche:

Days (Tsai Ming-Liang) in sala dal 14 Ottobre 2021.
Motivazione:

Ancora una volta Tsai Ming-Liang fa parlare i corpi e i silenzi di esistenze alla deriva, in una sottrazione di elementi narrativi, come i dialoghi (qui riassunti in una ironica didascalia iniziale), raccontando un’umanità desolatamente sola, dove sono i gesti a scandire una quotidianità ripetitiva e malinconica, nella quale almeno un suono del carillon è lo struggente ricordo di un incontro.

Proviene da Berlino 2021, invece, Petite Maman (Cèline Sciamma, la cui precedente opera Ritratto della giovane in fiamme aveva stregato la giuria di Cannes) in sala dal 21 Ottobre 2021.
Motivazione:

Attraverso i codici del realismo magico, Cèline Sciamma confeziona una fiaba poetica sul perdono e sul destino che confonde la ragione per esaltare le emozioni, nella consapevolezza che il grande cinema, per essere tale, necessiti di uno sguardo che sappia vedere (e mostrare) oltre le apparenze.
Una storia d’amore senza tempo, eppure sull’uso del tempo come sostanza cinematografica, per descrivere in profondità il rapporto madre-figlia.

I Giganti (Bonifacio Angius) in sala dal 21 Ottobre 2021.
Motivazione:

Un’opera radicale e un gioco al massacro drogato, allucinato, grottesco. Un film parlatissimo in cui non è possibile credere alla parola. Un kammerspiel al maschile in cui la figura del maschio è portata all’estremo, sino al punto di rottura. Un film al presente, sull’isolamento e su i suoi effetti collaterali. Un esempio di cinema dell’assurdo, come un figlio di Pinter in Sardegna, da uno dei cineasti maggiormente eccentrici che abbiamo in Italia.

Direttamente da Cannes, France (Bruno Dumont, con Lèa Seydoux reduce dal successo dell’ultimo Bond No Time To Die), in sala dal 21 Ottobre 2021.
Motivazione:

Una riflessione divertita ma feroce dello stato del mondo e della politica osservati attraverso la lente dell’informazione e dello spettacolo, che non nasconde mai il suo sorriso amaro. L’apocalisse della società occidentale raccontata come la bancarotta dei valori umani ridotti a flash d’agenzia.
Un film disturbante e indisponente sul potere del racconto, delle immagini e i mille misteri della finzione.

A White, White Day – Segreti nella nebbia (di Hlynur Pàlmason), in sala da 28 Ottobre. Motivazione:

Nel paesaggio naturale dell’Islanda, nello scorrere del tempo e delle stagioni, nella nebbia che rende indistinte forme e colori, il regista racconta il lutto di un anziano vedovo, ex poliziotto che ha perduto la moglie in un incidente, con uno sguardo raggelante, sospeso tra la tragedia e il grottesco, in un film che sciocca e commuove, mostrando senza compiacimenti la solitudine di chi non sa come ricominciare.

Il Leone D’Oro 2021 La scelta di Anne – L’èvénement (di Audrey Diwan), in sala dal 4 Novembre.

Motivazione:

Con uno stile controllatissimo, capace di ogni sensazionalismo o, peggio, ricatto morale, la regia sa restituire la precisione fattuale della prosa di Annie Ernaux (dal cui libro “L’evento” è tratto il film) per raccontare il calvario di una giovane che vuole abortire nella Francia rigidamente antiabortista degli anni Sessanta, grazie anche alla superlativa prova della giovane Anamaria Vartolomei.

Da Venezia arriva Atlantide (di Yuri Ancarani, film di apertura della nuova edizione di Filmmaker), in sala dal 22 Novembre 2021.

Motivazione:

Sondando la quotidianità di un gruppo di adolescenti delle isole della laguna veneziana, il regista porta il giovane Daniele a simbolo di una generazione smarrita, attratta dalla forza e dalla velocità a bordo di barchini truccati che sfrecciano come bolidi sull’acqua. Una nuova gioventù bruciata, che il videoartista coglie tra solitudini, disagi, speranze e la visionarietà di una Venezia immaginifica.

Sempre dall’ultima edizione del Festival veneziano arriva É stata la mano di Dio (di Paolo Sorrentino), in sala dal 24 Novembre, prima di approdare sulla piattaforma Netflix.

Motivazione:

Nel rievocare la morte dei suoi genitori, il regista riesce nell’impresa di realizzare un film solare e ottimista, dove la sua Napoli rifugge da ogni stereotipo offrendosi come la geografia spirituale di una vocazione artistica che si compie in seno a un dolore indicibile. Dotato di un leggerezza sapiente, Sorrentino crea un romanzo di formazione intimo e allo stesso tempo un film corale che si offre come il ritratto di una città eterna e cangiante.

 

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