I FILM IN TV – Film della settimana: MISERIA E NOBILTA' di Mario Mattoli

Dalla commedia di Edoardo Scarpetta, uno dei migliori Totò di sempre, un inno al genio napoletano, ma soprattutto un monumento all'improvvisazione comica. Venerdì 22/7 alle 10 su Raiuno

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Alzi la mano chi non ha mai visto la scena di Toto' che balla sul tavolo con gli spaghetti in tasca. Ormai siamo nel regno dell'immaginario collettivo: quando si nomina Miseria e nobiltà è quella la scena che viene subito in mente, quella che sancisce e preserva l'immortalità dell'opera. Da quando fu scritta nel 1888, la commedia di Edoardo Scarpetta non ha mai smesso di essere rappresentata nei teatri italiani, da professionisti e innumerevoli compagnie di dilettanti. E' diventata una delle pietre miliari della nostra cultura popolare, vero e proprio inno al genio napoletano e all'arte di arrangiarsi, che affonda le sue radici nella commedia dell'arte, mescola il gioco degli equivoci con i temi della fame e della miseria, parla di nobiltà vera (d'animo) e nobiltà presunta (di classe e di censo).  E' vero… la trasposizione cinematografica di Mario Mattoli non va aldilà del puro e semplice teatro filmato, ma l'opera di partenza ha una vis comica talmente devastante da oltrepassare qualsiasi limite formale, qualsiasi difetto di messa in scena. E' vero…chi ha avuto la fortuna di vedere Edoardo De Filippo nei panni di Felice Sciosciammocca sa bene che la sua interpretazione è inarrivabile: Edoardo, col suo volto scavato, la sua voce rotta, è la maschera stessa della miseria e della sofferenza. Ma Totò è qui, più che altrove, una vera e propria macchina comica, il corpo che catalizza gli sguardi di tutti, spettatori ed attori, la voce che detta i tempi e scandisce i ritmi. Per di più, vive l'equivoco sulla sua stessa pelle di uomo/attore: lui, che principe lo era davvero, recita nella parte di un pezzente che finge di essere un principe: realtà e finzione che si rincorrono. E poi il film di Mattoli ha la fortuna di avvalersi di una schiera di attori e caratteristi straordinari, che fanno dell'inventiva e dell'improvvisazione un'arma vincente: Carlo Croccolo, col suo tormentone "bellezza mia", una giovanissima Valeria Moriconi, Sophia Loren nel pieno del suo splendore, un grande Enzo Turco. I duetti tra Sciosciammoca e Pasquale il fotografo sono irresistibili: "In questa casa si mangia pane e veleno – Solo veleno Pasqua'…"; "Principe, fratello mio, vorrei capire anch'io – Ma cosa vuoi capire tu!". E soprattutto c'è Dolores Palumbo, unica nella parte della vasciaiola vipera incazzata, la moglie che nessuno vorrebbe mai avere: "Statte zitta tu, funiculare senza currente! – Uè, mia moglie la tiene la corrente!". Ancora oggi è impossibile non ridere.

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MISERIA E NOBILTA' di Mario Mattoli


con Totò (Antonio de Curtis), Sophia Loren, Dolores Palumbo, Valeria Moriconi, Enzo Turco, Carlo Croccolo


Italia 1954, 95'


Venerdì 22 luglio, ore 10, Raiuno

La_stagione_2005/2006

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