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Da tanti anni è ormai consuetudine trasporre la quasi totalità delle opere di Stephen King su grande schermo. I risultati sono alterni, ma è innegabile che l’incontro tra lo scrittore del Maine e Rob Reiner abbia prodotto due film dall’esito a dir poco felice: Stand By Me e Misery sono due delle migliori derivazioni kinghiane di sempre, opere intelligentemente divise tra materia letteraria e specifico cinematografico, senza stravolgimenti narrativi né inessenziali celebrazioni d’autore, corrette e oneste nella rappresentazione dei mondi sognanti, inquieti e schizoidi di cui King è massimo esponente.

Uno scrittore viene raggiunto dalla notizia della morte di un suo amico d’infanzia, e il dolore lo riporta al ricordo di un’avventura folle e pericolosa avuta da ragazzo con i suoi coetanei. Una narrazione semplice, classicheggiante, capace di ricoprire il film di un manto di lieve inquietudine alternata a soffici sequenze infuse di genuini sorrisi, per poi concentrarsi sul processo di maturazione di un gruppo di dodicenni, che a contatto con una scoperta troppo grande per loro imparano a diventare adulti e a conoscere se stessi, ad affrontare il mondo con gli occhi del coraggio e dell’intelligenza, e a vivere un sogno di felicità da non uccidere nel tempo nonostante i tremori della realtà.

Negli occhi timidi e segnati da cicatrici indelebili di Wil Wheaton-Gordie, ossessionato dalla morte di un fratello in tutto e per tutto migliore di lui, nel volto bello e sagace dell’allora sedicenne River Phoenix, piccolo grande attore bruciato troppo in fretta dalle onde del destino, nei sorrisi velati di pianto di quattro personaggi splendidamente puri e reali, nelle emozioni che Reiner riesce a trasmettere con sapienza e leggiadria, Stand By Me è un film sull’infanzia perduta attraverso il sentiero della vita, e sulla malinconia di un passato che non può tornare, ma che può rivivere ogni volta, nella mente e nel cuore. Per sempre.

STAND BY ME di Rob Reiner
con Wil Wheaton, River Phoenix, Kiefer Sutherland, Richard Dreyfuss
USA 1986, (96′)
Giovedì 10 marzo ore 09:20 Italia 1

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