"I Love Radio Rock", di Richard Curtis

I Love Radio Rock

Rielaborando ricordi e riferimenti reali, il regista (già autore del riuscito Love Actually) realizza un film forse non originalissimo ma godibile, che ha le sue carte vincenti nell’ambientazione, nella splendida colonna sonora e, soprattutto, nell’affetto sincero con cui racconta e filma i propri personaggi

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I Love Radio RockC’è stato un periodo felice, tra la fine degli anni ’50 e la fine dei ’60, in cui le radio pirata erano le padrone dell’etere, ascoltate e venerate da migliaia di persone, vere isole di libertà e sperimentazione. È questo il periodo che il regista e sceneggiatore Richard Curtis vuole raccontare: un’epoca d’oro, che egli stesso ha vissuto con partecipazione ed emozione generazionali. Con I Love Radio Rock Curtis arriva dunque a farsi portavoce nostalgico di quei giorni – e soprattutto quelle notti – trascorsi accanto a piccole radio a transistor, messaggere di musica mai ascoltata prima e di parole di persone completamente diverse da quelle che solitamente trasmettevano nelle radio di Stato.
Il film si sofferma sul biennio 1966/’67, periodo in cui il fenomeno raggiunge i vertici maggiori, nel bene e nel male (ascoltatori in delirio da una parte e persecuzioni della legge dall’altra) e s’ispira alla vicenda di Radio Caroline, una delle prime, più importanti e, soprattutto, longeve radio off-shore della Gran Bretagna.
Ci troviamo catapultati in questo bizzarro mondo insieme a Carl (Tom Sturridge), tenero e impacciato diciottenne che la madre (Emma Thompson) manda da Quentin (Bill Nighy), suo amico di vecchia data e padrino del ragazzo, per vivere un’esperienza nuova e capire cosa fare della propria vita. Quentin è il capo di Radio Rock, una radio pirata che trasmette da una barca ancorata nel Mare del Nord e popolata da una variegata squadra di deejay, capitanati dal carismatico Conte (Philip Seymour Hoffman). L’idilliaca atmosfera a bordo è però turbata dall’accanimento del Ministro Dormandy (Kenneth Branagh) e dalla sua battaglia per la chiusura di tutte le emittenti fuorilegge.
Rielaborando ricordi e riferimenti reali – i caratteri dei protagonisti sono abbastanza fedelmente ricalcati sui reali deejay dell’emittente e anche l’incidente alla nave che ospita la stazione è realmente accaduto – Curtis (già autore del riuscito Love Actually) realizza un film forse non originalissimo ma godibile, che ha le sue carte vincenti nell’ambientazione, nella splendida colonna sonora e, soprattutto, nell’affetto sincero con cui racconta e filma i propri personaggi.
 
Titolo originale: The Boat That Rocked
Regia: Richard Curtis
Interpreti: Philip Seymour Hoffman, Bill Nighy, Nick Frost, Rhys Ifans, Kenneth Branagh, Jack Davenport, Emma Thompson, Talulah Riley, January Jones
Distribuzione: Universal
Durata: 135’
Origine: Gran Bretagna, 2009
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