I nuovi territori della docufiction

A Roma dal 29 giugno al 5 luglio
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Si svolge a Roma dal 29 giugno al 5 luglio la prima edizione di I nuovi territori della docufiction. La rassegna, nata da un progetto di Massimo Calanca e patrocinata dalla Regione Lazio, è a cura di Sergio Di Lino e intende indagare cinema, documentario e fiction, tra identità, diversità, innovazione e creatività. Da alcuni anni il cinema italiano sta mostrando una nuova attenzione per la realtà e per il radicamento nel territorio e nella nostra identità culturale, senza tuttavia rinunciare al confronto con la diversità e con l’innovazione. Quello dell’attenzione alla realtà e al forte radicamento territoriale e identitario è un tratto distintivo del cinema italiano più significativo di questi anni: da Emanuele Crialese a Daniele Vicari, da Saverio Costanzo a Vincenzo Marra, per fare solo alcuni nomi. I nuovi territori della docufiction prevede una rassegna di film italiani e stranieri caratterizzati da un’oscillazione tra documentario e fiction, da una forte adesione a una realtà territoriale e dall’attenzione al tema “identità e diversità”; esempi di fiction televisive, di documentari e di docu-fiction di maggiore interesse; incontri con gli autori e una tavola rotonda con registi, produttori, giornalisti e antropologi. Il programma è in allegato all'articolo.
La rassegna si svolgerà nella nuova sede dell’associazione: il centro di cultura polivalente di CinemAvvenire. Uno spazio nuovo, funzionale e altamente tecnologico dotato di una sala da settanta posti, una libreria specializzata in cinema e un bar, che si ripropone di divenire un nuovo punto di aggregazione e di diffusione della cultura nel quartiere romano di San Lorenzo (viale dello Scalo di san Lorenzo, 51). L’Associazione CinemAvvenire, fondata da Gillo Pontecorvo alla Mostra di Venezia nel 1992 e da lui presieduta fino al 2006, ha avuto al centro della sua attività le tre “utopie” che il grande regista ha coltivato negli ultimi anni: il rapporto tra cinema e giovani, l’attenzione al cinema dei paesi emergenti e dell’area latina, l’interesse per il cinema digitale e per i nuovi contenuti e i linguaggi che lo caratterizzano.
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