I premi dell’11° Milazzo Film Festival
Tra i premiati, il cortometraggio dell’iraniana Nazanin Chitsaz e Kissing Gorbaciov miglior documentario. A Francesco Gheghi il premio “A star is born” ai giovani talenti per Familia

Si è conclusa ieri l’undicesima edizione di Attorstudio – Milazzo Film Festival, la rassegna cinematografica tenutasi dal 6 al 9 marzo presso il Teatro Trifiletti della città siciliana, che ha ospitato alcuni nomi noti del cinema italiano come l’attrice Vanessa Scalera e il regista Marco Tullio Giordana. Dopo tre giornate ricche di proiezioni e incontri, le giurie hanno annunciato i vincitori di questa edizione del festival, che spazia tra opere tipicamente siciliane e nazionali, fino ad includere le voci di autori internazionali.
Quest’anno il “Premio Scarabeo D’Argento” al Miglior Cortometraggio è stato assegnato all’attualissimo The Ballad di Christofer Nilsson, che porta sullo schermo una sottile critica al razzismo ed ai pregiudizi che questo comporta. Alla regista iraniana Nazanin Chitsaz con il suo Damji va invece il “Premio Posidonia”, assegnato al cortometraggio che si distingue per la tematica dell’ecosistema marino e le conseguenze del cambiamento climatico. Il corto premiato si è rivelato di grande impatto per colpire la sensibilità del pubblico, alimentare la speranza per il futuro e indurre alla riflessione sull’importanza dei piccoli gesti quotidiani.
Altro titolo da ricordare è Mercato Libero di Giuseppe Cacace, vincitore del “Premio Inail – La dignità del lavoro”, assegnato al Miglior Cortometraggio a tema lavoro e sicurezza. L’opera riflette sulla dignità lavorativa e sui lavori che “sporcano” la coscienza. Analizza da un punto di vista morale la precarietà di molti lavori odierni, che sfruttano i propri dipendenti per stipendi miseri. Denuncia la pressione psicologica, con un gioco di ribaltamenti tra carnefice e vittima e il filo sottile che li separa.
Kissing Gorbaciov di Andrea Paco Mariani e Luigi D’Alife è il vincitore del “Premio Attilio Liga” per il Miglior Film Documentario, quest’anno dedicato al tema della musica. Il documentario parte con il raccontare l’evento storico avvenuto nel 1988 a Melpignano, un piccolo paese del Salento, quando per la prima volta delle rock band sovietiche si esibiscono sul palco insieme ad alcune band italiane: i CCCP – Fedeli alla linea, i Litfiba, i Rats e i Mista & Missis. L’anno seguente queste band italiane partiranno per un tour che va da Mosca a Leningrado, dove i CCCP sconvolgeranno il pubblico con esibizioni tanto controverse quanto autentiche. Mariani e D’Alife pongono l’accento su questa band degli anni ‘80, che più di tutte ha lasciato un segno distintivo nel punk rock italiano, con le sue musiche avanguardistiche e la spettacolarità delle performance.
Il premio “A Star Is Born” invece, assegnato ai giovani talenti del panorama cinematografico è stato assegnato a Francesco Gheghi, protagonista del film Familia di Francesco Costabile e vincitore del Premio Orizzonti per la migliore interpretazione maschile all’ultima edizione della Mostra del Cinema di Venezia. Altri premi sono stati assegnati a Massimo Sebastiani, per il podcast La parola della settimana e Pablo Trincia, autore del podcast Veleno.
Ecco tutti i premi assegnati al Milazzo Film Festival 2025:
- Premio “Scarabeo d’Argento” al miglior cortometraggio: The Ballad di Christofer Nilsson – Francia
- Premio “Polifemo” al miglior cortometraggio realizzato da autori nati o residenti in Sicilia: Sante o Puttane di Giovanni Dinatale
- Premio Attilio Liga – Miglior Film Documentario, per quest’anno a tema “La Musica”: Kissing Gorbaciov di Andrea Paco Mariani & Luigi D’Alife
- Premio “Inail – La dignità del lavoro”, assegnato al miglior cortometraggio realizzato da autori under 35, a tema lavoro e sicurezza sul lavoro: Mercato Libero di Giuseppe Cacace
- Premio “DepaGroup”, assegnato al miglior cortometraggio a tema benessere, salute e terza età: Self Portrait di Se Know Seo – Corea Del Sud
- Premio “Posidonia” al cortometraggio che meglio di tutti promuoverà la tutela dell’ecosistema marino, raccontando del mare, dei suoi protagonisti (umani e animali), del lato avventuroso e di chi subisce nefaste conseguenze a causa del cambiamento climatico e dell’inquinamento: Damji di Nazanin Chitsaz – Iran