I progetti mai realizzati di David Lynch

Ripercorriamo la lunga carriera di David Lynch attraverso le opere mai realizzate, dal recente Unrecorded Night all’esordio mai nato di Gardenback, passando per i seguiti di Dune e Twin Peaks

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David Lynch è stato un autore e artista prolifico, dallo stile così unico da far sì che esista un aggettivo che viene usato per opere che lo imitano, lynchiano. Attivo dagli anni ’60 con i primi cortometraggi, nella sua carriera ha lasciato dei segni indelebili sia per il cinema che per la TV. Twin Peaks negli anni ’90 e il suo revival nel 2017, così anche Velluto Blu e Mulholland Drive per citare solo alcuni film. Ma anche un regista di tale spessore può andare incontro a problemi produttivi, mancanza di fondi e progetti cestinati. A ricordarci che purtroppo, il mondo del cinema non è solo sogni e arte.

Facendo un salto indietro nel tempo, agli inizi degli anni ’70, un giovane Lynch proponeva il progetto di quello che sarebbe stato il suo film d’esordio. Si chiamava Gardenback, la storia di un uomo lussurioso con delle piante che gli crescevano sulla schiena. Più insetti gli si insinuavano nel corpo, più diventava voglioso di commettere adulterio. La sceneggiatura fu bocciata, perché troppo povera per un lungometraggio. Così, come tutti sappiamo, il suo esordio è stato poi Eraserhead.

Subito dopo, Lynch ha cominciato a scrivere la storia di un detective capace di entrare in una seconda dimensione e che viene inseguito da un pericoloso uomo ciambella. Il vero protagonista è però un nano che per strani motivi medici, produce elettricità e la usa per diventare una rock star, dal nome che dà il titolo al film, Ronnie Rocket. Questo progetto è stato scartato per fondi insufficienti, quindi Lynch accettò in fretta di dirigere The Elephant Man. Il film con Anthony Hopkins è stato un successo di pubblico e David Lynch si è trovato ad essere sempre più richiesto.

A bussare alla sua porta è arrivato anche Dino De Laurentiis, pronto a dare in mano al giovane e talentuoso regista del Montana l’adattamento di Dune. È storia nota che Dune non sia stato fortunato tra critica e botteghino, ed è stato così che il seguito Dune Messiah, scritto da Lynch in collaborazione con Frank Herbert, non ha mai visto la luce. Mentre era impegnato a girare Dune, c’è stato un contatto con George Lucas che gli chiedeva di girare al posto suo Il Ritorno dello Jedi. Alla fine Lucas, dopo aver chiesto anche a Cronenberg, ha ripiegato su Richard Marquand.

Nel 1986 esce al cinema il quarto film di Lynch, Velluto Blu. Un grande successo che lo ha riportato sulle liste dei grandi produttori e che da lì a poco lo avrebbe portato a realizzare Twin Peaks. Non è un caso che Kyle MacLachlan sia il protagonista di entrambe le storie. Ma in quegli anni, tra i vari progetti scartati, spicca il film Red Dragon, poi abbandonato e dato in mano a Michael Mann, uscito poi con il titolo di Manhunter.

Poco prima di Twin Peaks, Lynch e Frost stavano lavorando ad un film chiamato One Saliva Bubble. In una cittadina, il governo porta avanti uno strano progetto segreto su un arma non ben indentificata. Una persona che lavora lì, mentre parla fa cadere una goccia di saliva in quell’arma. Da lì, le persone della cittadina diventano sempre più strane, arrivando addirittura a scambiarsi di identità, creando sempre più confusione. Il film avrebbe dovuto produrlo De Laurentiis, ma la bancarotta era alle porte.

Era chiaro però che Lynch e Frost avessero in mente qualcosa di simile, che è diventato poi Twin Peaks. Una serie che nei primi anni ’90 ha avuto un successo planetario, che oltre a benefici ha portato anche ai litigi tra Lynch e la produzione, costringendo a rivelare l’assassino di Laura Palmer durante la seconda stagione. Il regista aveva in mente non solo Fuoco Cammina con Me, ma altri tre film di Twin Peaks, legati sia alla serie che al film appena citato. Tra i problemi di produzione e l’accoglienza non soddisfacente dell’unico film uscito, non se ne fece nulla.

In quegli stessi anni David Lynch è stato vicino alla realizzazione di un cinecomic, adattato da Domu – Sogni di un Bambino di Katsuhiro Otomo, autore di Akira. Era la storia di due detective alle prese con casi di suicidi e omicidi apparentemente senza senso nelle case popolari di Tokyo. In realtà, messi in atto da un vecchietto con poteri psichici, cui si contrappone una misteriosa bambina con gli stessi poteri. Anni dopo, Lynch si presentò alla ABC per proporre l’episodio pilota di 90 minuti di una serie tv. La casa di produzione bocciò completamente l’idea, per quello che poi in realtà si è rivelato essere uno dei film di maggiore successo di Lynch, Mulholland Drive.

Più recenti invece i progetti mai realizzati su Tom Waits e Unrecorded Night. Il primo di questi fu un rumour nato da una lettera che lo stesso musicista inviò a David Lynch. Si trattava di un biopic con Ron Pearlman nei panni di Tom Waits, ma non c’è mai stata certezza che questo progetto esistesse.

Un progetto che invece esisteva eccome, è quello di Unrecorded Night, una nuova serie tv prodotta da Netflix. Si parlava di grandi budget, 85 milioni di dollari, Laura Dern, Kyle MacLachlan e Naomi Watts nel cast. Alcuni insistevano che si trattasse in realtà di una nuova stagione di Twin Peaks, ma fu proprio la produttrice Sabrina S. Sutherland a svelare l’arcano. “Unrecorded Night era una serie non incentrata su Twin Peaks, già pronta per essere girata con Netflix ma poi cancellata per colpa della pandemia”. Il rumor è stato anche confermato dal CEO di Netflix, Ted Sarandos.

Queste e molte altre le idee di David Lynch che non sono riuscite a concretizzarsi, per un motivo o per un altro. Un artista che ha realizzato opere indimenticabili ma che come tutti ha dovuto rinunciare ad altrettante opere.


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