I re della malavita

Dal 4 all'11 febbraio

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Per SOTTO IL CIELO DI FRED, il Festival ispirato al personaggio di Fred Buscaglione e alla Torino anni ‘50:
 
Rassegna cinematografica
I RE DELLA MALAVITA
 
4, 5, 8, 9, 10, 11 Febbraio – sala Il Movie
Cineporto, via Cagliari 42, Torino
 
 
Il rapporto tra Fred Buscaglione e il cinema attraverso la proiezione di film gangster a cui si ispirò per la costruzione del suo personaggio
e di filmati d’epoca in cui fu protagonista.
 
 
A cura di Francesca Lonardelli dell’Associazione culturale F.E.A.,
in collaborazione con Gabriele Diverio, Alessandro Gaido e Vittorio Sclaverani
dell’Associazione Piemonte Movie.
 
 
La rassegna, che rientra nell’ambito delle iniziative organizzate per celebrare il 50° anniversario della scomparsa di Fred Buscaglione, si divide idealmente in due sezioni. La prima sezione è dedicata alla presenza diegetica, ma soprattutto extradiegetica, di Buscaglione nel cinema italiano. Un esempio su tutti: “Noi duri” di Camillo Mastrocinque, dove nello stesso film si alternano i caratteristi Paolo Panelli, Bice Valori ed Elio Pandolfi e, in particolare, il Principe Antonio De Curtis, alias Totò l’Algerino insieme a Fred Buscaglione.
La seconda sezione, invece, è incentrata sul titolo della rassegna “I re della malavita” e sui film noir, in particolare, che si contraddistinguono per la presenza di gangster, pistole, femme fatale e morti violente. Non è difficile, infatti, immaginare quanto piacessero a Fred Buscaglione i protagonisti di tali film: personaggi carismatici, di successo, belli anche se di brutto aspetto, ammirati anche se autori di atti deplorevoli. Il suo amore per Clark Gable e per gli attori di genere americano è riscontrabile non solo nell’abbigliamento – doppiopetto gessato e cappello a larghe falde – ma anche negli atteggiamenti da duro che adottò per la costruzione del suo mito. Una breve parentesi è dedicata ai film che hanno condizionato il giovane spettatore Fred, con la ricostruzione della programmazione ideale dei cinema nella Torino del dopoguerra, quando in pochissimi anni gli italiani recuperarono i film (americani e francesi, soprattutto) censurati dal ventennio fascista.
 
 
La rassegna avrà, inoltre, un’importante appendice all’interno di Piemonte Movie – gLocal Film Festival (www.piemontemovie.com), in programma a Torino e a Moncalieri dal 4 al 12 marzo.
 
 
 
 
>> 4 febbraio
Ore 21.30
La città che scotta (F.B.I. Girl, USA., 1951, 74’, b/n).
 
Regia: William Berke. Con Cesar Romero, George Brent, Audrey Trotter, Raymond Burr.
 
 
Un criminale riesce a crearsi una nuova identità, intraprende la carriera politica e arriva addirittura ad essere senatore. Il suo unico problema è un documento rinchiuso in un ufficio dei federali che potrebbe vanificare questa sua nuova carriera. Viene quindi assunto uno scassinatore per entrare nella sede dell'F.B.I, impadronirsi della schiacciante prova ed eliminarla.
 
Ingresso: 4 euro
 
 
>> 5 febbraio
Ore 18.30
I ragazzi del Juke-box (Italia, 1959, 102’, b/n).
 
Regia: Lucio Fulci. Con Tony Dallara, Betty Curtis, Adriano Celentano, Fred Buscaglione.
Fra il commendatore Cesari, proprietario di una casa discografica, e sua figlia Giulia, c’è un conflitto duraturo e snervante: il primo sostiene la superiorità della canzone melodica all’italiana, la seconda quella della canzone moderna. Cesari, che è deciso a licenziare dalla sua azienda tutti quelli che non la pensano come lui, si fa promotore della fondazione di un Fans Club dedicato al maestro della musica melodica: Appio Claudio.
 
Ingresso libero
 
Ore 21.30
Noi duri (Italia, 1960, 100’, b/n).
 
Regia: Camillo Mastrocinque. Con Bice Valori, Fred Buscaglione, Paolo Panelli, Scilla Gabel, Totò.
Fred Bombardone, tenente dell’FBI, s'infiltra in un night-club malfamato come jazzista per smascherare una banda di trafficanti di droga. Uno dei 6 film di Totò del 1960, che però fa solo una macchietta. La vera star è Buscaglione, già morto quando il film uscì.
 
Ingresso libero
 
 
>> 8 febbraio
Ore 21.30
I gangsters (The Killers, USA, 1946, 105’, b/n).
 
Regia: Robert Siodmak. Con Ava Gardner, Burt Lancaster, Edmond O’Brien.
In uno squallido albergo di una cittadina di provincia un giovane gangster ha le ore contate: ha fatto uno sgarro a chi è più importante di lui e ora attende che due sicari arrivino per ucciderlo.
Portando sullo schermo l'omonimo racconto di Ernest Hemingway (l’adattamento è opera di Anthony Veiller, Richard Brooks e John Huston), Siodmak adotta un’impronta stilistica debitrice all’Orson Welles di
Citizen Kane: non soltanto la frase enigmatica pronunciata in punto di morte e tanti flashback quanti personaggi interrogati, ma anche la tendenza a privilegiare i piani sequenza, le illuminazioni marcate e le composizioni in profondità di campo.
 
Ingresso: 4 euro
 
 
>> 9 febbraio
Ore 21.30
L’alibi sotto la neve (Nightfall, USA, 1956, 78’, b/n).
 
Regia: Jacques Tourner. Con Aldo Rey, Brian Keith, Anne Bancroft.
 
 
La polizia e due rapinatori di banca danno la caccia ad un ignaro artista ingiustamente accusato di omicidio, che casualmente ha saputo dov’è nascosto un tesoro sotto la neve del Wisconsin. Dal romanzo "Il buio nel cervello" di David Goodis.
 
Ingresso: 4 euro
 
 
>> 10 febbraio
Ore 21.30
La gang (The Racket, 1951, USA, 88’, b/n).
 
Regia: John Cromwell. Con Lizabeth Scott, Robert Mitchum, Robert Ryan.
Lotta all’ultimo sangue tra un capitano di polizia e un violento bandito a capo di una gang in rapporti più che intimi con l’ambiente politico. Il soggetto del film è tratto da un romanzo di W.B. Burnett del 1927, che ha ispirato un’altra pellicola diretta nel 1928 da Lewis Milestone.
 
Ingresso: 4 euro
 
 
>> 11 febbraio
Ore 21.30
Cittadino dannato (Damn Citizen, USA, 1957, 88’, b/n, 16 mm).
 
Regia: Robert Gordon. Con Gene Evans, Lynn Bari, Keith Andes, Maggie Hayes.
Al colonnello Peter Ganemberg viene offerto, finita la Guerra, il ruolo di capo nell’ufficio della Polizia Federale del più corrotto degli stati americani: la Louisiana. Il compito fin dall’inizio non risulta facile in quanto non trova un efficace appoggio nei suoi dipendenti, molti dei quali più o meno collegati con quel sistema, mentre gli altri sono sfiduciati. Seppur con grande fatica, riuscirà nei suoi intenti.
 
Ingresso: 4 euro
 
 
 
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