I temi comuni del cinema europeo

Protti invita alla riflessione

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Il Digitale, il 3D, la Pirateria, le Windows, la Distribuzione: sono questi i temi comuni dell’esercizio europeo, toccati da Paolo Protti, presidente dell’Anec, associazione esercenti cinema, poco prima dell’apertura del Festival di Cannes. “Temi – spiega Protti – molto dibattuti all’interno dell’esercizio italiano, che li ha affrontati con serietà e lungimiranza avvalendosi delle proprie Associazioni di riferimento; temi che necessitano di una loro chiave di lettura a respiro comunitario”. Sul Digitale, Protti sostiene che si tratta ormai di un fatto consolidato, “che trae la sua forza dai numeri degli impianti già operanti  e da quelli in cantiere. Altrettanto si può dire per il fenomeno del 3D, che in Italia si manifesta in modo esplosivo evidenziando che praticamente ogni schermo digitale è anche in 3D (oltre 500, con una stima quasi doppia per fine anno). La digitalizzazione delle sale porta a nuovi scenari per le programmazioni sia dei film che dei contenuti extra e di conseguenza una mutazione degli abituali rapporti di noleggio con la distribuzione”. La trasformazione in digitale potrà per esempio consentire in Italia la multiprogrammazione nelle monosale o nelle piccole multisale.  Tutto questo provocherà anche ricadute sulle economie commerciali, sulle condizioni contrattuali e sulle teniture dei film”. “Dobbiamo ribadire con forza – dice ancora il presidente dell’Anec – che è inconcepibile per l’esercizio la scomparsa della window, che rimane una difesa indispensabile non solo per la sala ma anche per la valorizzazione del prodotto film. Siamo al punto che anche l’home video invoca la window a fronte delle uscite nelle pay-tv, come sta accadendo in Italia con l’uscita in contemporanea in dvd e in vod di “Alice in Wonderland”. La pirateria la si combatte più seriamente e veramente con l’espansione di leggi e agreement volti a contrastare il fenomeno del download illegale tramite l’uso selvaggio dell’informatica e tramite una lotta decisa, anche da parte dell’esercizio, al camcording”. Su questi temi comuni – conclude Protti – gli esercenti e le loro Associazioni  in tutta Europa devono parlare e agire in piena sintonia, con la convinta consapevolezza che il futuro del cinema passa sempre attraverso una sana presenza delle sale cinematografiche”. (G.A.)

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