"Il cacciatore di ex", di Andy Tennant
Un altro film di Andy Tennant, e un'altra coppia alla ricerca dell'amore perduto. Questa volta sono Gerard Butler e Jennifer Aniston, e non perdete tempo a illudervi per qualche novità: lui farà di nuovo il burbero dal cuore d'oro e lei sarà la solita giornalista emancipata ed esigente. Non si potrà mai dire al regista di essere uno che si parla addosso: anche ne Il cacciatore di ex non c'è niente di personale o di spontaneo
Andy Tennant non corre certo il rischio di passare alla storia del cinema come un regista ossessionato dalla luce dei riflettori, o peggio ancora come uno che passa troppo tempo a parlarsi addosso. Anche a guardarlo cento volte, non si troverebbe niente di personale o di spontaneo, in un film come Il cacciatore di ex. Tuttavia, da qualche anno a questa parte una costante l’ha dimostrata: il film sulla coppia (im)possibile. Dopo Hitch e Tutti pazzi per l’oro, il prode Tennant lo ha fatto diventare un vero e proprio cavallo di battaglia, qui arrivato alla terza declinazione: il cacciatore di taglie che viene messo sulle tracce della sua ex-moglie, ricercata dalla polizia dopo un reato di poco conto. Dopo Che fine hanno fatto i Morgan? di Marc Lawrence, quest’anno Hollywood ha cercato di lanciare un altro team-up: tuttavia, anche Jennifer Aniston e Gerard Butler non hanno brillato, così come era capitato a Sarah Jessica Parker e ad Hugh Grant. In ogni caso, ai due non è stato d’aiuto il modo in cui Tennant ha deciso di sfruttarli: non gli è stato chiesto altro che di appiattirsi sui luoghi comuni del proprio passato cinematografico, e di farli deflagrare in una trama davvero esile, non solo modellata sui classici stereotipi del genere (una devozione che potrebbe sembrare persino affascinante, se presa con lo giusto spirito), ma costruita per inanellare il numero di situazioni minime per un lungometraggio. Lei è la giornalista emancipata ed esigente e lui è il maschio burbero ma dal cuore d’oro, proprio come ormai li abbiamo visti in tanti altri film: impossibile illudersi per qualche novità. Butler non trova una compagna scoppiettante come gli era capitato con Katherine Heigl ne La dura verità di Robert Luketic, e fa un passo falso nella sua nuova vita nella commedia; la Aniston sembra stufa del ruolo che le hanno cucito addosso, anche se l’idea che lascia è che potrebbe fare poco altro. Come detto, la regia è davvero elementare, come se Tennant non volesse andare oltre le esigenze di un racconto, e si limitasse ad una messa in scena rapida e secca, ben oltre quel confine che la dovrebbe dividere dalla sciatteria e dalle situazioni banali. Avere una cura estrema per il tempo della narrazione potrebbe essere un grande pregio, se ci fosse qualcosa da valorizzare: la sceneggiatura di Sarah Thorp invece non è brillante nei dialoghi, non riesce né ad essere smielata né ad essere sguaiata, e si appiattisce in una moltiplicazione degli inseguimenti (lui è braccato da tutti i suoi creditori, che rivendicano debiti di gioco; lei è minacciata da uno spacciatore finito al centro di una sua inchiesta, che vorrebbe farle la pelle) che dovrebbe aumentare la tensione, ma finisce solo per annacquare ulteriormente un meccanismo che di suo è già molto ripetitivo, e usato come unica carta a disposizione.
The Bounty Hunter
Regia: Andy Tennant
Interpreti: Gerard Butler, Jennifer Aniston, Christine Baranski, Gio Perez, Joel Garland
Distribuzione: Sony Pictures Releasing Italia
Durata: 110'
Origine: USA, 2010