Il cacciatore e la regina di ghiaccio – Incontro con Charlize Theron

Si è tenuta oggi a Milano la conferenza stampa de Il cacciatore e la regina di ghiaccio alla presenza di Charlize Theron, la regina del titolo del film con Chris Hemsworth e Emily Blunt

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di Chiara Zanini

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Si è tenuta oggi a Milano la conferenza stampa de Il cacciatore e la regina di ghiaccio alla presenza di Charlize Theron, la regina del titolo del film con Chris Hemsworth, Emily Blunt e Jessica Chastain, diretto da Cedric Nicolas-Troyan e prodotto da Joe Roth. “Non so se mi si ripresenterà di nuovo un’occasione come questa”, ha esordito l’attrice. “Sapevo di dover interpretare un personaggio conosciuto da tutti e per questo già dal primo film ho cercato a partire dall’aspetto esteriore di fare l’esatto opposto di quanto ci si aspetterebbe, anche per non lasciarlo percepire ad un pubblico contemporaneo come datato.” Alla domanda su come abbia vissuto la presenza di bambini soldato nella trama del film ha risposto: “Queste storie sono antiche e hanno sempre una morale. Leggo le fiabe a mio figlio, a me da bambina non le leggevano. Il cast si è molto confrontato sui bambini. Il comportamento degli uomini non è certo cambiato nel tempo, siamo crudeli e assetati di potere”. E per quanto riguarda i ruoli scritti per le attrici: “Il cinema non ha rappresentato sufficientemente le donne. Vediamo soprattutto uomini che hanno potere, e sono brutali. Ma credo che le donne siano ugualmente interessate al potere”.

il-cacciatore-e-la-regina-di-ghiaccio-immagineL’attrice già premio Oscar per Monster ha ringraziato quindi Colleen Atwood, costumista a sua volta vincitrice di tre statuette, ricordando come siano nonostante portarli per ore sia faticoso, i costumi rimangano fondamentali per entrare nel personaggio. Quello di Ravenna è un personaggio complesso: “Mentre Furiosa doveva lottare per ogni cosa, Ravenna ha tutto, ma deve comunque lottare.” E sì, “Sigourney Weaver è un esempio, e non solamente per le attrici donne”. “Contro cosa deve lottare il mio personaggio? è la domanda che mi pongo sempre quando devo scegliere un copione.Sulla rivoluzione che stanno subendo i principi azzurri ad Hollywood e sull’aspetto educativo di questi film ha poi detto: “Femminismo non significa odiare gli uomini, ma lottare per l’uguaglianza. Sono felice che mio figlio adori Frozen, perché lì finalmente viene raccontato un amore diverso, non più solo quello romantico, ma ugualmente potente. Quando si parla di diritti che mancano alle donne sono più concentrata su mio figlio che su mia figlia. Dobbiamo crescere i maschi come gentiluomini. Io sono una femminista che ama gli uomini”. Riguardo una battuta del film sulle donne nane (interpretate da donne normodotate) che sarebbero tutte “bruttissime” secondo un protagonista (nano) del film risponde: “Non va presa in senso letterario. Mi scuso se è stata letta così. I nani protagonisti sono perfettamente inseriti nella storia e sono certa che non fossero queste le intenzioni”.
Infine un accenno alla rivisitazione di “Specchio, specchio delle mie brame, chi è la più bella del reame?”, avviata già dal precedente Biancaneve e il cacciatore: rivolgersi allo specchio magico non è solo una questione di vanità ma un vero confronto con le nostre paure.

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