Il Calabria Film Festival ricorda Vittorio De Seta
Giovedì 15 dicembre
Un omaggio ad un maestro del cinema, siciliano di nascita ma calabrese d’adozione. Un riconoscimento ad un regista che non c’è più, ma che con i suoi documentari ha offerto al pubblico spaccati di vita vera. Il Calabria film festival vuole ricordare la figura e l’importanza che Vittorio De Seta ha rappresentato nel panorama cinematografico nazionale. Per questo, in occasione della seconda giornata, quella del 15, alle ore 17.30 all’auditorium della scuola di Polizia di Vibo Valentia, verrà proiettato, per la sezione “Paesaggi doc”, il documentario “In Calabria”, del 1993, dal quale traspare il suo profondo legame con questa terra, descritta come luogo di incontro e di scontro, di accoglienza e di rabbia. L’ultima sua opera è datata 2006, quando ha realizzato il lungometraggio – che ha partecipato fuori concorso al Festival di Venezia – “Lettere dal Sahara”, sulla vita di un migrante africano in Italia. All’inizio della sua carriera, negli anni ’50, ha realizzato diversi documentari, ambientati prevalentemente in Sicilia e Sardegna, nei quali il proletariato meridionale è descritto con potente espressività. “Isola di fuoco”, ambientato nelle isole Eolie, è stato premiato come miglior documentario al Festival di Cannes del 1955. Di lui si ricordano anche “Banditi a Orgosolo”, del 1961, “Un uomo a metà”, del 1966. Del 1972 è una miniserie di successo, prodotta per la Rai, “Diario di un maestro”.