IL CINECLUB KAMIKAZEN RICORDA LAURA BETTI

Il 25 e 26 novembre,omaggio all'attrice bolognese scomparsa l'estate scorsa

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Per "Kamikazen Eventi", appuntamento cinefilo sotto il segno di una grande attrice italiana scomparsa l'estate scorsa, Laura Betti, che il Cineclub Kamikazen ha voluto ricordare avvalendosi della prestigiosa collaborazione del Centro Studi – Archivio Pier Paolo Pasolini di Bologna. E non poteva essere che un'opera di Pasolini, il regista che più di ogni altro è riuscito a "visitare" l'anima più profonda dell'attrice bolognese, il modo migliore di renderle omaggio: giovedì 25 e venerdì 26 novembre presso il Cinema Gulliver di Alfonsine sarà proiettata la pellicola 35mm di Teorema ( Coppa Volpi a Laura Betti al Festival di Venezia del 1968 )  e, a seguire, un'antologia di sequenze e interviste dedicate a Laura Betti curate dal Centro Studi – Archivio Pier Paolo Pasolini, finora proposte solo a Bologna.

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Proiezione unica ore 21.30  Ingresso euro 5,00 riservato ai soci del Cineclub Kamikazen
Tessera soci Cineclub Kamikazen anno 2004 euro 3,00 disponibile presso la cassa
"Sala d'essai" Cinema Gulliver Piazza Resistenza, 2 Alfonsine (RA) Tel 0544 83165






Kamikazen Eventi


"In ricordo di Laura Betti"


in collaborazione con: Centro Studi – Archivio Pier Paolo Pasolini di Bologna


 


Gio 25 Ven 26 Novembre


TEOREMA


di Pier Paolo Pasolini


Con Laura Betti


 


   Dopo il film


   ANTOLOGIA DI SEQUENZE E INTERVISTE


    DEDICATE A LAURA BETTI (1959-2001)


       A cura del Centro Studi – Archivio Pier Paolo Pasolini


 


 


"IN RICORDO DI LAURA BETTI"


Omaggio all'attrice bolognese scomparsa l'estate scorsa, ovviamente all'insegna del cinema di Pier Paolo Pasolini, il regista che più di ogni altro ha saputo penetrare la sua parte più intima e nascosta ( non a caso la Betti lo definisce in uno scritto "il mio visitatore" ). Con Teorema in particolare Laura Betti si aggiudicò la Coppa Volpi di Migliore Attrice nella burrascosa edizione sessantottina del Festival di Venezia. Gli altri titoli del connubio cinematografico Betti-Pasolini sono gli episodi La ricotta, La terra vista dalla luna e Che cosa sono le nuvole?, a cui va aggiunto I racconti di Canterbury. In nome della profonda amicizia, del profondo "amore" che li legava, la Betti, dopo il tragico assassinio del '75, si è dedicata fino all'ultimo alla raccolta e alla conservazione dell'immenso patrimonio artistico lasciato in eredità da Pasolini. E lo ha fatto con l'impagabile energia che tutti gli amici le hanno sempre riconosciuto.


  


TEOREMA


di Pier Paolo Pasolini, con Laura Betti ( Emilia, la serva ), Terence Stamp, Massimo Girotti, Silvana Mangano, Susanna Pasolini ( Italia 1968, 98 min., col., pellicola 35 mm, V.M. 18 )


"Il perdurare dei grandi miti nel contesto della vita moderna mi ha sempre colpito, ma più ancora la continua ingerenza del sacro nella nostra vita quotidiana. E' questa presenza, a volte indiscutibile, e che sfugge all'analisi razionale, che io tento di discernere, di scoprire, di distinguere nella mia opera scritta o filmata, e che ho cercato di esplicitare, sotto forma di parabola, in Teorema. ( … ) Come indica il titolo, Teorema si fonda su un'ipotesi che si dimostra matematicamente per absurdum. Il quesito è questo: se una famiglia borghese venisse visitata da un giovane dio, Dionisio o Jehova, che cosa succederebbe?"( PPP )


 


 






 


LA PROSSIMA RASSEGNA


 


"Finestre sul mondo" 02/12>17/12


in collaborazione con: Comitato Africa di Alfonsine e Comune di Alfonsine


 


Gio 2 Ven 3 Dicembre


RACHIDA


di Yamina Bachir-Chouikh


 


Gio 9 Ven 10 Dicembre


ORO ROSSO


di Jafar Panahi


 


Gio 16 Ven 17 Dicembre


MILLE MESI


di Faouzi Bensaidi


 


RACHIDA


di Yamina Bachir-Chouikh, con Ibtissem Djouadi


(  Algeria/Francia 2002, 98 min., col., pellicola 35 mm  )


Rachida, ragazza algerina che vuole combattere contro i fanatismi e le opprimenti tradizioni del suo Paese, è insegnante in una scuola di Algeri. Un gruppo di terroristi le ordina di consegnare dove lavora un pacco-bomba e dopo il suo netto rifiuto le spara per punire la sua "arroganza". La ragazza si salva e impaurita fugge con la madre in un piccolo paesino, apparentemente tranquillo …


Festival di Cannes 2002.  


Festival del Cinema Africano di Milano 2003 – Primo premio.


 


ORO ROSSO


di Jafar Panahi, con Hussein Emadeddin ( Iran 2003, 97 min., col., pellicola 35 mm )


Le contraddizioni del capitalismo esplodono anche nella società iraniana. Da una parte i ricchi, che possono permettersi appartamenti hollywoodiani con piscina, e dall'altra i fattorini di pizzeria, che non possono permettersi nemmeno un matrimonio decoroso. Diretto dal regista de Il cerchio e scritto da Abbas Kiarostami, il film, ispirato a un fatto di cronaca, rappresenta una svolta nel cinema iraniano, spostando lo sguardo dal mondo infantile e femminile a una visione più complessiva della realtà. Avversato dal Ministero per l'Orientamento Arabo, che ha cercato di impedire a Panahi di girare il film e che, a riprese concluse, non ha dato l'autorizzazione per la proiezione nelle sale.


Festival di Cannes 2003 – Premio della Giuria "Un Certain Regard".


 


MILLE MESI


di Faouzi Bensaidi, con Fouad Labied ( Marocco/Francia 2003, 120 min., col., pellicola 35 mm )


Marocco 1981. In un villaggio dell'Atlante vive Mehdi,  bambino di sette anni. Insieme alla madre abita dal nonno perché il padre è prigioniero politico. Mehdi non conosce la verità, gli hanno raccontato che è in Francia, da dove gli spedisce caramelle con una carta luccicante come i sogni. Il maestro di scuola gli ha affidato la cura della sua sedia, e proprio quest'oggetto diventa un personale filtro del mondo: rapporti con i compagni, gelosie, scoperte, ossessioni, tutto passa di lì… Il regista marocchino Bensaidi dopo diversi apprezzati cortometraggi e un'importante esperienza come attore e come sceneggiatore ( citiamo la collaborazione con André Téchiné per Loin ) firma la sua opera prima, basata sui ricordi della propria infanzia ( "Sono più impressioni che eventi precisi" ) , vissuta in un clima politico e religioso particolarmente critico e difficile per il Marocco.  


Festival di Cannes 2003 – Premi "Le Premier Regard" e "De La Jeunesse".


Festival del Cinema Africano di Milano 2004 – Primo premio.


 






 


 


www.kamikazen.com


 

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