Il frizzante futuro del cinema francese
Interessanti i lavori in cantiere nel mondo cinematografico d’oltralpe: un thriller per l’austriaco francesizzato Michael Haneke e un’adattamento per l’autoctonissimo Jeunet. Il genere poliziesco è il protagonista del festival di Cognac, mentre nelle sale esce un atipico assemblaggio di cortometraggi.
Nel mondo particolarmente dinamico, attivo e positivamente inquieto (nel senso di continuamente alla ricerca) del cinema francese, molti sono i progetti in programma per i prossimi mesi. Fieri del proprio essere costantemente in movimento (“bouger, bouger et encore bouger”) i protagonisti dello spettacolo si incontrano, si scontrano e si scambiano programmi sempre con il fine ultimo di realizzare un’opera che faccia sognare lo spettatore, e preferibilmente anche il produttore. Tra le idee particolarmente interessante risulta quella che coinvolgerà due attrici molto seguite in Francia: la gelida, con un temperamento passionale, Isabelle Huppert, e la perturbante, con un’anima angelica, Béatrice Dalle. Entrambe, insieme al regista Patrice Chéreau, reciteranno nel prossimo film del cinico e morboso Michael Haneke, che si girerà nella campagna austriaca a partire dalla fine del mese di aprile. LES TEMPS DES LOUPS, questo il titolo previsto per il thriller, proietterà gli interpreti in un futuro prossimo dalle destabilizzanti caratteristiche. Dopo Isabelle Huppert, già diretta da Haneke in LA PIANISTE, sarà in seguito il turno di un’altra attrice francese, la Binoche, ad essere diretta dallo stesso regista con cui aveva già condiviso l’avventura di CODE INCONNU
“Questi inquietanti segmenti ossessivi acquistano, assemblati, una vaga unità tematica. A volte di genere narrativo, altre di tipo documentaristico, essi tessono una ragnatela di significati che si sviluppano in particolare intorno ai temi del sesso e della morte”. (Libération)
Tra le nuove uscite segnaliamo L’APRES-MIDI D’UN TORTIONNAIRE produzione franco-rumena di Lucian Pintilié; NOUS ETIONS SOLDATS di Randall Fallace che filma un episodio realmente accaduto durante la guerra del Vietnam; e ET SI ON PARLAIT D’AMOUR… documentario di Daniel Karlin che indaga se e in che modo è cambiata la sessualità dei francesi dopo la liberazione sessuale degli anni ’60.
Si è concluso lo scorso 14 aprile la ventesima edizione del Festival du film policier de Cognac (la città che ha dato i natali al famoso liquore). Inaugurato da PANIC ROOM di David Fincher, nelle sale francesi dal 24 aprile. Il festival è stato fin dai primi anni molto seguito dai cinefili d’oltralpe grazie alla capacità del proprio programma di essere sempre ricco, variegato e, soprattutto, appassionante. Tra le molte pellicole, tutte ovviamente di genere thriller e noir, LANTANA, film australiano di Ray Lawrence; l’attesissimo UNE AFFAIRE PRIVEE di Guillame Nicloux, e FUDOH dell’inquietante Takashi Miike, commedia degenerata firmata dallo stesso regista di AUDIUTION.