Il grande freddo compie 30 anni
Il film di Lawrence Kasdan manifesto degli ex sessantottini
Per i funerali di Alex, morto suicida, nella villa di Harold e di sua moglie Sara si ritrova il vecchio gruppo di ex compagni del college. Dopo aver condiviso i sogni e le aspirazioni di rivoluzione negli anni sessanta, si perdono di vista per quasi quindici anni, per poi ritrovarsi negli anni ottanta, un po' più vecchi, conservatori e noiosi.
Questa la storia che il regista Lawrence Kasdan portò sul grande schermo nel 1983 con il suo Il grande freddo.
Diventato un cult per tutti gli ex sessantottini, la pellicola poteva contare su una sceneggiatura quanto mai efficace, divertente e mordace, senza i fronzoli della retorica o della nostalgia, e su un cast di giovani attori che di lì a poco avrebbe conquistato la fama come Glenn Close, William Hurt, Kevin Kline e Kevin Costner nei panni del suicida.
Il film ottenne tre nomination agli Oscar (Miglior film, Miglior attrice non protagonista per Glenn Close, Miglior sceneggiatura riginale) ma non portò a casa nessuna statuetta. Eppure Il grande freddo diventò uno dei classici intramontabili della storia del cinema.
(d.f.)