"Il libro della giungla", di Wolfgang Reitherman

il libro della giungla

Un titolo fondamentale nel repertorio della Walt Disney. E' l'ultimo film che è stato curato dal fondatore in prima persona ed è il più riuscito della lunga egemonia creativa di Wolfgang Reitherman. La sfida tecnologica dell'epoca era di migliorare l'interazione tra gli animali e gli uomini attraverso una forma primordiale di performance capture e quella narrativa era di ridurre il complesso e crudele mondo naturale di Rudyard Kipling nell'orizzonte ecumenico e solidale disneyano.

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Il libro della giungla è un titolo fondamentale nello sterminato repertorio della Walt Disney. E' uscito per la prima volta nel 1967 ed è stato l'ultimo lungometraggio ad essere curato in prima persona dal suo fondatore. E' il film centrale di un periodo che è stato dominato dalla personalità del tedesco Wolfgang Reitherman: questa fase era iniziata nel 1959 con La bella addormentata nel bosco ed è finita nel 1977 con Le avventure di Bianca e Bernie. Il regista è stato il più fedele dei Nine Old Men: il gruppo di animatori che aveva partecipato al miracolo tecnologico di Biancaneve e i sette nani si era progressivamente sfaldato e la sua presenza era rimasta l'unico trait d'union con la tradizione. Il triste declino dello studio dopo il suo abbandono non è casuale: la Walt Disney entrò in un vicolo cieco da cui si liberò solo dopo il successo de La sirenetta e le intuizioni produttive di Jeffrey Katzenberg. La sfida dell'epoca era quella di migliorare l'interrelazione tra gli uomini e gli animali dopo gli esperimenti de La carica dei 101: il pretesto dell'adattamento del capolavoro di Rudyard Kipling venne utilizzato per approfondire l'analisi e la resa del movimento attraverso una forma primordiale di performance capture. Il libro della giungla è stato uno dei precursori di una tecnica che poi venne sfruttata con successo dalla Dreamworks: i personaggi vennero adattati sulla personalità della voce dell'attore e la scelta dei nomi fu molto accurata. La presenza diretta di Walt Disney fu decisiva per ammorbidire la crudeltà naturale del romanzo di partenza: la sceneggiatura iniziale di Bill Peet venne sfumata progressivamente fino a ridimensionare l'atavico odio tra le specie diverse. La recente considerazione critica del pluripremiato Life of Pi di Ang Lee permette un confronto interessante tra l'incrollabile ingenuità idelogica del mondo disneyano e il conflitto tra l'uomo e la bestia dell'onirica trasposizione del libro di Yann Martel. La storia letteraria di Mowgli inizia con la pantera Bagheera che offre un toro al branco di lupi che sta per uccidere il piccolo: lo scambio di prede gli consente di salvare la vita del cucciolo d'uomo e di farlo crescere con loro. La versione de Il libro della giungla si affida

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all'istinto della mamma che accudisce subito il piccolo alla fratellanza immediata tra l'uomo e il feroce predatore. Il mondo de Il libro della giungla è un contesto in cui la cattiveria omicida di Shere Khan è fuori posto perchè la visione delle relazioni tra tutti i personaggi è basata sulla solidarietà: l'unica concessione è permessa da Kaa ma il pitone è poco altro che un imbroglione che incanta senza fare mai del male a nessuno. L'intervento sulla personalità del serpente è una delle tante intromissioni all'interno delle relazioni tra i personaggi: la tendenza a sfoltire il sovraffolamento dell'epopea di Rudyard Kipling viene sconfessata dall'invenzione ex novo di King Louie. L'orango entra in scena non solo per semplificare l'affascinante invidia evoluzionistica delle scimmie ma anche per giustificare uno dei migliori entr'acte musicali di tutta la storia della Walt Disney. Il personaggio è stato costruito su misura per il cantante Louis Prima e il suo intervento regala un indimenticabile duetto con Baloo/Phil Harris: la loro I Wanna Be Like You è un trascinante pezzo tra jazz e blues a cui non si può resistere. Uno dei segreti de Il libro della giungla è la stretta collaborazione tra i migliori caratteristi a cui lo studio amava ricorrere: Sebastian Cabot introduce un tono paternalistico e bonario a Bagheera e la regalità di Shere Khan è garantita da una guest-star del calibro di George Sanders. L'inesorabile destino di rivalità tra i due regni resta un'ombra latente e appena accennata: gli occhi della ragazza indiana rapiscono il ragazzo che probabilmente diventerà un cacciatore ma la pantera e l'orso si mettono a cantare The Bare Necesseties

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Titolo originale: The Jungle Book
Regia: Wolfgang Reitherman
voci: Sebastian Cabot, Phil Harris, Bruce Reitherman, George Sanders, Louis Prima, Sterling Holloway
Origine: USA, 1967
Distribuzione: The Walt Disney Company Italia
Durata: 78'

 

 

 

 

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