"Il matrimonio è un affare di famiglia", di Cherie Nowlan


il matmonio è un affare di famigliaLa relazione tra una madre e un figlio adolescente è il cuore di questa lieve commedia della regista australiana Cherie Nowlan. Troppa tenerezza e poca cattiveria uguale commedia per tutti, per un paio d'ore. Svetta tra gli interpreti la grande Brenda Blethyn; Emma Booth è una sicura promessa.

--------------------------------------------------------------
CORSO COMUNICAZIONE DIGITALE PER IL CINEMA DALL'11 APRILE

--------------------------------------------------------------


--------------------------------------------------------------
#SENTIERISELVAGGI21ST N.17: Cover Story THE BEAR

--------------------------------------------------------------

--------------------------------------------------------------
THE OTHER SIDE OF GENIUS. IL CINEMA DI ORSON WELLES – LA MONOGRAFIA

--------------------------------------------------------------
Prevale il buonismo, anche con le migliori intenzioni. Di Cherie Nowlan, regista australiana, si può dire che incanta parecchio quello stile prettamente femminile che si traduce in sguardo gentile. E allora viene quasi da dedurre che il cinema sia un lavoro per tante persone simpatiche, ognuna delle quali “professionalmente” dà il meglio di sé nel ruolo che gli compete. E se ci fate caso la prima sensazione a pelle è che ogni personaggio e pure l'ambientazione sobria siano articolati per dire quanto basta. Per non osare più del necessario, perché in fondo non è neanche necessario. La vicina di casa di Brenda/Jean può morire di cancro al seno a quarantasei anni, ma è meglio non approfondire che già è molto doloroso solo il pensiero. Però quando il tenero amore adolescenziale tra Tim e Jill è filmato in tutta la sua grazia e tenerezza, ebbene questo sì è anche cinema. D'altra parte abbiamo una vera diva come Brenda Blethyn, capace di interpretare con la dovuta disinvoltura, bravura e carisma l'attrice, la donna di spettacolo al tramonto con tutte le sue inevitabili crisi, il tempo che passa, la vecchiaia, i figli che crescono e per di più il secondogenito arrivato per caso e purtroppo vittima di un parto difficile che lo ha reso per tutta la vita ritardato. Luoghi comuni, differenti paesaggi dell'anima, sia di adulti sia di giovani, Cherie Nowlan coglie con efficacia le varie espressioni, ma la sensazione (confermata) è che sia stata coinvolta in una scrittura troppo serrata. Sarà stata la lunga gestazione del film, più di dieci anni, per cercare i giusti interpreti a bloccare la macchina da presa su tutte le scelte preventive al ciak. Risultato: il rischio di caratterizzare il personaggio con gesti, frasi ad effetto. Certo lo spettacolo è assicurato, è abbastanza fluida la messa in scena, senza tanti paletti, dando l'impressione, ma errata, di prodursi di fronte ai nostri occhi: come la scena iniziale con sequenze brevi, tagliate benissimo, senza fronzoli. Ma la commedia in assenza di quella necessaria cattiveria si trasforma solo in farsa insipida, mancando tutte le relazioni che si vorrebbero con una verità umana più o meno rappresentabile. Ed è tra questi tentativi fissati nella scrittura che bisogna andare a cercare forse un altro film, un film impossibile che sembra fare di tutto per mostrare soltanto la superficie dell'acting. Senza luoghi, ombre o altre enigmatiche presenze. Insomma senza mistero. E questo nuoce al cinema. Dimenticavamo: il titolo italiano è abbastanza indegno.

Titolo originale: Clubland
Regia: Cherie Nowlan
Interpreti: Brenda Blethyn, Khan Chittenden, Emma Booth, Richard Wilson, Frankie J. Holden, Rebecca Gibney, Philip Quast, Russell Dykstra, Katie Wall
Distribuzione: Lucky Red
Durata: 109'
Origine: Australia, 2007

 

 

--------------------------------------------------------------
CORSO ONLINE SCRIVERE E PRESENTARE UN DOCUMENTARIO, DAL 22 APRILE

--------------------------------------------------------------

    ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DI SENTIERI SELVAGGI

    Le news, le recensioni, i corsi di cinema, la riviste, i libri, gli eventi e tutte le nostre iniziative


    Array

    "Il matrimonio è un affare di famiglia", di Cherie Nowlan

    Un altro approccio al film di Cherie Nowlan. 

    Diversamente da quanto sostiene un cliché tipicamente italocentrico, le mamme della nostra amata penisola non detengono il monopolio del complesso di Giocasta. Arrivati ai titoli di coda, non rimane altro che qualche banale considerazione come questa.

     

    --------------------------------------------------------------
    CORSO COMUNICAZIONE DIGITALE PER IL CINEMA DALL'11 APRILE

    --------------------------------------------------------------
    Diversamente da quanto sostiene un cliché tipicamente italocentrico, le mamme della nostra amata penisola non detengono il monopolio del complesso di Giocasta. E’ questo il senso ultimo che Clubland – così il film della Nowlan nell’originale australiano – riserva, a fine visione, allo spettatore/alla spettatrice del nostro paese. Che, magari, saranno stati richiamati al cinema da un titolo che ammicca alle svenevoli scaramucce tra fidanzati, contornate da parenti invadenti, con corollario di gag briose e battute frizzanti. Invece si trovano di fronte un film semplice semplice, in cui una mamma spera di perpetuare il suo ruolo di chioccia con i figli ormai grandicelli e di conciliarlo con il doppio lavoro di cuoca e cabarettista.
    La storia d’amore che coinvolge uno dei ragazzi passa in secondo piano, rispetto alle performances della protagonista, al suo disperato bisogno di credere che c’è ancora un posto per lei nel mondo dello spettacolo, e alle analoghe paturnie dell’ex-marito, cantante dal successo durato un giorno solo. La Blethyn non può esprimere – da brava chioccia – la serena e rassegnata costernazione della Cynthia di Segreti e bugie: il plot non lo prevede, la regia si limita a modesti primi piani che staccano senza continuità su altri primi piani. Anche la verve dimostrata dall’attrice ne L’erba di Grace viene tradotta, in questo ruolo, in una comicità triviale che il suo personaggio inscena su tristi set di varietà.
    Sorvolando, poi, sulle angosce virginali dell’iper-responsabilizzato figlio trafitto da Cupido, quando si tirano le somme non rimane altro, come si diceva all’inizio, che una doppia e banale constatazione: perfino in Australia esistono mamme opprimenti, e la “gente dello spettacolo” è tutta un po’ squinternata. Un po’ poco.
      
    Titolo originale: Clubland
    Regia: Cherie Nowlan
    Interpreti: Brenda Blethyn, Khan Chittenden, Emma Booth, Richrad Wilson, Frankie J. Holden, Rebecca Gibney
    Distribuzione: Lucky Red
    Durata: 107’
    Origine: Australia, 2007
    --------------------------------------------------------------
    CORSO ONLINE SCRIVERE E PRESENTARE UN DOCUMENTARIO, DAL 22 APRILE

    --------------------------------------------------------------

      ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DI SENTIERI SELVAGGI

      Le news, le recensioni, i corsi di cinema, la riviste, i libri, gli eventi e tutte le nostre iniziative


      Array