Il mito di Majorana. Incontro con Egidio Eronico per Nessuno mi troverà

Si è tenuto stamattina l’incontro di presentazione del documentario incentrato sulla figura del fisico siciliano scomparso senza lasciare tracce. Al cinema dal 15 aprile con Istituto Luce

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Si è tenuto stamani alla Casa del Cinema di Roma l’incontro di presentazione del documentario Nessuno mi troverà. Majorana Memorandum di Egidio Eronico (The Syrian War Notebook, My Father) su un personaggio rimasto nella storia della fisica italiana e mondiale, Ettore Majorana. Tra documenti, immagini d’archivio, animazioni che prendono spunto dalle graphic novel e numerose testimonianze e opinioni, il film percorre le strade del mistero lasciate aperte dalla scomparsa di uno dei più grandi fisici teorici del ‘900.

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Prodotto dalla Partner Media Investement e distribuito dall’Istituto Luce, Nessuno mi troverà uscirà il 15 aprile inizialmente in 15 città.

Perché e come nasce l’idea di fare un documentario sulla figura di Majorana?

Egidio Eronico: Il perché è semplice. Essendo un suo appassionato, volevo dare risalto alla “persona”, al suo carattere, piuttosto che al “personaggio”. Majorana è un uomo che a un certo punto della sua vita si trova di fronte a delle scelte, e come ogni uomo se ne assume le conseguenze, in tutti i casi. Inizialmente c’era l’idea di farne un film di finzione, ma io e Andrea (Stucovitz) abbiamo pensato di fare prima un documentario che mettesse dei paletti e dei punti fermi.

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majorana 3

Cosa ci può dire sul rapporto non idilliaco tra Fermi e Majorana?

Egidio Eronico: E’ stato un rapporto complesso, derivato soprattutto da una grandissima differenza caratteriale e culturale. Nel nostro paese, da sempre, le persone di grande talento incontrano sempre delle difficoltà. L’Italia è fatta così e determinate situazioni sono immutabili.

Le scoperte di Majorana, e lui stesso, sono ancora attuali oggi?

Corrado Spinella (Direttore del Dipartimento di Scienze Fisiche e Tecnologiche della Materia): In ottant’anni non è mai venuto meno l’impegno dei fisici sperimentali di tirare fuori quello che Majorana nelle sue equazioni aveva predetto. Un esempio è la recente scoperta del neutrino, che il fisico siciliano aveva predetto quasi cento anni fa. Proprio la sua genialità, il suo talento, il mistero attorno alla sua scomparsa e le sue teorie, troppo avanzate per l’epoca, lo rendono attuale oggi più di quanto lo sia stato negli anni ’30.
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